MELENDUGNO (Lecce) – Il comitato No Tap ha iniziato spontaneamente questa mattina la ricostruzione del muretto a secco millenario abbattuto ieri in località San Basilio di Melendugno presumibilmente dalla frangia più estrema della protesta.
Ad annunciarlo Gianluca Maggiore, a capo del comitato, che questa mattina assieme al sindaco del comune salentino Marco Potì e al comandante dei vigili urbani di Melendugno Antonio Nahi, ha effettuato un sopralluogo nell’area dove la scorsa notte sono state rimosse gran parte della barriere erette nei giorni scorsi nelle stradine di accesso al cantiere.
Dopo la sentenza del Tar Lazio che ieri ha accolto l’impugnativa della Regione Puglia sospendendo l’espianto degli ulivi fino al 19 aprile, oggi i manifestanti davanti al cantiere Tap sono circa una ventina. Si discute in queste ore sulla linea da tenere nei prossimi giorni che potrebbe portare anche alla chiusura temporanea del presidio.