GALATINA (Lecce) – Si chiude con tre condanne il processo sull’indebito utilizzo dei fondi destinati agli ospiti della comunità “L’Aquilone” di Galatina. Il gup Antonia Martalò in abbreviato ha condannato i responsabili delle cooperative “Nuovi Incontri” e “Ali della vita”, con l’accusa malversazione ai danni dello Stato solo per due casi; 2 anni e 2 mesi a Bruno Dollorenzo (a fronte dei 6 anni richiesti dal pubblico ministero Stefania Mininni); 2 anni per la moglie Laura Martinucci (5 anni e 4 mesi); 8 mesi per Maria Luce Romano (4 anni). Le due donne, rispettivamente figlia e madre hanno beneficiato della sospensione della pena. I tre imputati sino stati assolti dall’accusa di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche perché il fatto non sussiste.
L’inchiesta è stata ribattezzata “Minor”. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Stefania Mininni e condotte dalla Guardia di Finanza di Lecce e dai carabinieri della sezione di pg, avrebbero accertato come i soldi, destinati a bambini e adolescenti, non sarebbero mai stati effettivamente spesi per le finalità richieste. I giovani ospiti sarebbero stati invece nutriti con cibi scaduti o presi al banco alimentare, vestiti con abiti usati, tenuti con la stessa biancheria addosso per giorno. Per circa cinque anni, ben dodici amministrazioni della provincia di Lecce, altre tra il brindino e la Lombardia, avrebbero pagato le rette finite nelle tasche degli imputati.
Il giudice ha disposto la confisca di un immobile intestato alla Cooperativa “Le Ali Della Vita” e di una barca oltre ad una provvisionale di 40mila euro per i Comuni costituitisi parte civile (Campi Salentina, San Cesario, Galatina e Aradeo) e di 8mila per l’Anfa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie assistita dall’avvocato Erlene Galasso). Le motivazioni verranno depositate nei prossimi 90 giorni. Gli avvocati Francesca Conte e Mario Coppola dichiarano moderata soddisfazione per la sentenza con cui il giudice ha assolto gli imputati dall’accusa di truffa e le due Cooperative con la formula più ampia. Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Bruno Ciccarese, Angela Carlà, Ennio Cioffi, Marcello Manta e Giuseppina Capodacqua.
F.Oli.