LECCE – La Corte di Cassazione accoglie il ricorso contro il rigetto della liberazione anticipata di Cinzia Prinari, 53 anni, di Lecce, detenuta da tempo. La Prinari si trova reclusa in regime ostativo con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il regime ostativo è uno dei più duri. Nega tutti i benefici e la liberazione anticipata nonostante la buona condotta dietro le sbarre. Secondo la Direzione distrettuale antimafia, la Prinari, moglie di Lino Salierno, suocera di Davide Vadacca prima e di Mirko Castelluzzo ora, avrebbe mantenuto contatti con la criminalità organizzata.
In particolare, gli inquirenti avevano segnalato una serie di rapporti epistolari tra la donna ed esponenti della criminalità organizzata. Contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Lecce, l’avvocato difensore Fulvio Pedone ha presentato ricorso in Cassazione. I giudici hanno annullato l’ordinanza dei giudici leccesi accogliendo il ricorso per illogicità manifesta della motivazione rinviando per un nuovo esame davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza.
F.Oli.