GALATONE (Lecce) – Appicca un fuoco in campagna per bruciare le sterpaglie ma le fiamme si propagano velocemente danneggiando un’auto, un motociclo e le pareti di un’abitazione. L’improvvisato piromane, però, viene ripreso da un drone e denunciato. P.R., 77enne di Galatone, ex carabiniere in pensione, è così finito sotto processo con l’accusa di incendio aggravato così dome deciso dal gup Vincenzo Brancato a margine dell’udienza preliminare. L’istruttoria si aprirà il prossimo 11 luglio davanti al giudice monocratico Pasquale Sansonetti.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Stefania Mininni, è stata avviata con una denuncia di alcuni vicini. Il rogo risale al 18 luglio del 2015. L’ex carabiniere avrebbe appiccato il fuoco alle erbacce intorno agli alberi d’ulivo presenti nel fondo di sua proprietà. Da quel punto, l’incendio si sarebbe propagato fino a provocare i danni ai campi circostanti.
Le fiamme danneggiarono un motociclo, un’auto e le pareti di un’abitazione. Una residente, per le esalazioni del fumo, dovette fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Nardò alcuni giorni dopo. La visione delle immagini dell’incendio riprese con un drone ha consentito di risalire al punto in cui è stato appiccato il rogo e di denunciare il presunto responsabile. L’imputato è difeso dall’avvocato Vincenzo Albertone. I vicini dell’appezzamento di terreno si sono costituiti parte civile con gli avvocati Roberto De Mitri Aymone e Maurizio My.
F.Oli.