MELISSANO (Lecce) – La Corte dei Conti appone i sigilli ai beni ed ai conti correnti degli ex amministratori e funzionari del Comune di Melissano, che causarono il dissesto delle casse comunali sforando il patto di stabilità nel triennio 2010 – 2013.
Nelle scorse ore, infatti, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno eseguito il sequestro conservativo – per beni di un valore di circa un milione e mezzo di euro – disposto dalla Procura regionale della Corte dei Conti di Bari, nell’ambito dell’inchiesta avviata su delega della Procura Regionale a carico della citata amministrazione comunale, conseguente allo sforamento del patto di stabilità per gli anni dal 2010 al 2013 ed all’inosservanza dei divieti e delle autoriduzioni di spesa che l’Ente locale avrebbe dovuto porre in essere in conseguenza dello sforamento del patto stesso.
Gli accertamenti delle fiamme gialle avrebbero evidenziato il perdurare di una serie di inadempimenti da parte del Comune rispetto all’obbligo di adottare le necessarie misure correttive, idonee ad evitare squilibri finanziari responsabili del dissesto finanziario dell’ente comunale.
Al termine delle indagini, consistite nella disamina di copiosa documentazione acquisita presso gli uffici comunali, il Procuratore Regionale Carmela de Gennaro (che ha delegato l’istruttoria al vice Procuratore Generale Carlo Picuno), rilevando nelle condotte accertate evidenti responsabilità ascrivibili al comportamento posto in essere dall’amministrazione comunale in carica all’epoca dei fatti, ha richiesto ed ottenuto dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia, l’emissione di un provvedimento di sequestro conservativo a tutela del credito erariale avente ad oggetto beni immobili e disponibilità finanziarie giacenti su rapporti bancari, riconducibili ad 11 pubblici amministratori della precedente amministrazione.
Nel complesso, i finanzieri hanno sequestrato 13 immobili, 4 terreni e numerosi conti correnti.