“Tutto ciò che non viene donato va perduto” (Dominique Lapierre, La città della gioia, 1985) è un aforisma che sintetizza lo spirito della giornata nazionale per la Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro nazionale trapianti e le associazioni di settore (e che si celebra il 28 maggio 2017).
L’isituzione di questa ricorrenza è un evento significativo che testimonia la crescente importanza tributata alla cultura della donazione (di organi, del cordone ombelicale, del sangue, del midollo, di tessuti e cellule) che va non solo condivisa, ma coltivata e disseminata.
A Lecce, ormai dal lontano 2006 ovvero da più di dieci anni il Comitato Un Cordone per la vita, (presieduto dall’Avv. Alessia Ferreri) con i suoi oltre 10mila aderenti, opera su tutto il territorio pugliese per promuovere la donazione in generale e quella del sangue cordonale in particolare. Nella sua storia sono impresse la battaglia di civiltà condotta in splendida solitudine, tesa alla istituzione, in Puglia, della Banca del sangue cordonale e della rete dei centri di prelievo e di raccolta (all’epoca assente e che, grazie all’attività del Comitato Un Cordone per la Vita, è stata istituita), la capillare informativa riguardo l’importanza a fini terapeutici dell’utilizzo delle cellule staminali adulte esistenti nel sangue cordonale e la fitta attività di sensibilizzazione alla donazione sull’intero territorio pugliese (studi, approfondimenti, workshop, conferenze, convegni nazionali, iniziative ed eventi di grossa caratura, una serie di emendamenti tecnici al Piano sanitario Pugliese, discussioni nelle commissioni consiliari in pubblica audizione, una petizione popolare che in soli 45 giorni raccolse oltre 16mila firme, ecc).
E’ con orgoglio che il Comitato Un Cordone per la Vita comunica che ben 14 donazioni di sangue cordonale bancato nella struttura regionale, ovviamente donate da cittadini pugliesi sono risultate compatibili e servite per trapianti ad uso terapeutico, salvando la vita ad altrettante persone (in particolare bambini) in Italia, Francia, Israele, Olanda, Danimarca, Inghilterra ed America.
Oggi, l’attività del Comitato continua in maniera incessante per la formazione di una cultura della donazione nell’ambito di manifestazioni ed incontri pubblici, all’interno di corsi preparto della Asl e, già dallo scorso anno, in occasione di un grosso evento realizzato nella villa comunale di Lecce, trasformata in una vera e propria Cittadella della donazione, presidiata da tante associazioni di volontariato operanti in tale ambito, la presidente del Comitato Alessia Ferreri ha lanciato una campagna tesa al riconoscimento di LECCE quale CITTA’ DELLA DONAZIONE.
E proprio in occasione della ricorrenza della giornata nazionale della donazione il Comitato Un Cordone per la Vita rilancia questa campagna con il manifesto “LECCE CITTA’ DELLA DONAZIONE – DONARE E’ VITA”.
La CULTURA DELLA DONAZIONE infatti rappresenta una frontiera etica di alto profilo sociale finalizzata alla salvaguardia della persona e del vincolo comunitario; occorre ribadire con forza che donare è un gesto semplice e spontaneo, che rende felice chi lo riceve, e soprattutto chi lo fa, che il dono diventa navicella di alleanza, di amicizia, di tributo amorevole che eleva il valore etico morale di una comunità.
La consapevolezza culturale è matrice autentica di uno slancio sociale allargato fondato sull’etica del dono libero, spontaneo e disinteressato e Lecce potrebbe realmente divenire CITTÀ DELLA DONAZIONE.
L’idea è quella di istituzionalizzare a Lecce, attraverso un riconosciumento ufficiale dell’assise cittadina ed un coinvogimento diretto del Comune, un presidio permanente volto a diffondere la cultura della donazione (di organi, del cordone ombelicale, del sangue, del midollo, di tessuti e cellule), realizzare la carta del donatore ed una massiccia campagna di sensibilizzazione, orizzontale e verticale, per mobilitare le coscienze di cittadini adulti e, soprattutto, dei giovani, grazie a specifiche azioni all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, per far sviluppare un ampio dibattito sul tema della cultura della donazione che valga a chiarire gli aspetti culturali, medici, etici e specialistici della stessa.
Lecce, territorio con solide radici culturali umanistiche, al cui centro vi è il valore dell’uomo e del suo simile in un’ottica di reti e reciprocità, potrebbe essere il fertile giardino nel quale permettere, al concetto di comunità, di rifiorire, attraverso la cultura della donazione, in modi nuovi: il segno tangibile della solidarietà, infatti, non lo si concretizza attraverso un gesto economico, ma solo attraverso un semplice e splendido dono, che consiste nel mettere a disposizione qualcosa di proprio e irriproducibile per chi dovesse averne bisogno.
Le sfide sono ciò che rendono la vita interessante, superarle è ciò che le dà significato. La sfida a Lecce CITTÀ DELLA DONAZIONE è ormai lanciata!