Prosegue con una tappa particolarmente significativa il tour internazionale di Koreja. L’appuntamento rappresenta un’importante occasione di collaborazione, scambio e integrazione con un’area del mondo particolarmente ricca di arte e cultura. Grazie al sostegno dell’Istituto di Cultura a Bucarest, Koreja torna per il quarto anno consecutivo in Romania.
Dopo l’inaugurazione italiana di Mediterranea18 – BJCEM Biennale dei Giovani Artisti Albania, sabato 27 maggio alle ore 19.00 ad ospitare KATËR I RADËS. IL NAUFRAGIO sarà il Festival di Teatro Euroregionale di Timisoara – TESZT uno dei progetti più importanti del Csiky Gergely Hungarian State Theatre, che giunge quest’anno alla sua X edizione con lo scopo di promuovere la conoscenza del multiculturalismo, migliorare la comunicazione tra le istituzioni e il pubblico e aprendo la strada a futuri scambi di performance ed esperienze verso una migliore comprensione di nuove forme teatrali.
Il festival, che si svolge dal 21 al 28 maggio, è uno degli appuntamenti più importanti della regione ed ospita performance teatrali, concerti, mostre ed altri eventi collaterali. Punto di incontro culturale, ma anche artistico per diverse forme d’arte, luogo di esperimenti e di ricerca, di dialogo tra pubblico e artisti, il Festival è considerato crocevia per le giovani generazioni.
Grazie alla sua posizione speciale, Timisoara è uno snodo fra diverse culture. Da un punto di vista geografico, è vicina sia a Budapest che a Belgrado, ma oltre a queste due capitali multiculturali, Timisoara si trova nei pressi di Arad, Novi Sad, Subotica, tutte città conosciute per il loro impegno artistico e in cui Koreja ha portato i suoi spettacoli facendo conoscere il nome della “Puglia culturale”. Nonostante la vicinanza geografica o culturale, i teatri di queste città sono poco in contatto tra loro perché i confini psicologici delle frontiere bloccano il flusso informativo: così il Festival funge da piattaforma per gli scambi culturali ma anche come invito a dialogare fra artisti e specialisti della zona.
L’opera commissionata dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea de la Biennale di Venezia 2014 diretta da Ivan Fedele, è un adattamento letterario di Alessandro Leogrande tratto dal suo precedente romanzo-reportage Il naufragio (Feltrinelli 2011, Premio Ryszard Kapuściński e Premio Paolo Volponi), su musiche originali del compositore albanese Admir Shkurtaj per la regia teatrale di Salvatore Tramacere.
In scena, sotto la direzione di Admir Shkurtaj, Pino Basile, Jacopo Conoci, Mariasole De Pascali, Giorgio Distante, Simona Gubello, Marco Ignoti, Stefano Luigi Mangia, Hersjana Matmuja, Margherita Pugliese, Vanessa Sotgiu, Alessia Tondo il coro polifonico di canti tradizionali albanesi composto da Nazo Çelaj, Nikolin Likaj, Meleq Çela, Sali Brahimaj, Valter Hodo, ed Emanuela Pisicchio, Anna Chiara Ingrosso e Fabio Zullino attori di Koreja.
Lo spettacolo racconta l’affondamento nel Canale d’Otranto della motovedetta KATËR I RADËS carica di 120 profughi in fuga dall’Albania, in seguito allo speronamento da parte della corvetta Sibilla che ne contrasta va il tentativo di approdo sulla costa italiana.
In quel Venerdì Santo del 1997 morirono oltre 80 persone (31 avevano meno di 16 anni). La vicenda è diventata tragico simbolo dei “boat people” alla ricerca di un paese che restituisse loro la libertà e la dignità di esseri umani. Memoria di quegli eventi ma soprattutto un importante lavoro di Koreja per raccontare a suo modo quella silente umanità che ogni giorno cerca di ricominciare la propria storia in un altrove migliore.
Uno spettacolo che coinvolge per la sua immediatezza evocativa, senza giudizi e senza retorica, in cui Shkurtaj rivive la tragedia in prima persona esprimendosi ben oltre l’estetica del suono. Una forza di partecipazione che diventa invenzione sonora, musica dai suoni graffianti.
[…] Kater i Rades – sostiene Alessandro Leogrande – non vuole essere semplicemente un’opera della memoria. È piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l’universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Nell’atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni. […]
KATËR I RADËS ha ricevuto la nomination per la categoria MIGLIORI MUSICHE ad Admir Shkurtaj in occasione della V Edizione del premio “Le Maschere del Teatro Italiano” nella terna dei finalisti Nicola Piovani e Luigi Ceccarelli.
Ha ricevuto la menzione speciale di Radio Sarajevo nell’ambito del MESS 2016 – il festival di teatro più importante dei Balcani.