di Julia Pastore
LECCE – In molti non sapevano nulla di uno dei più sorprendenti monumenti della città, edificato nel 1649, l’età barocca, che ha arricchito di preziosissimi contenitori il centro storico. Dopo 40 anni è arrivata l’ora del taglio del nastro per l’ex Convento degli Agostiniani: una splendida struttura, uno spazio enorme, che illumina l’ingresso a nord della città. Il complesso architettonico unisce il Convento, fondato per accogliere l’ordine degli Agostiniani, la Chiesa di Santa Maria di d’Ogni Bene e le Mura Urbiche, che presto saranno inaugurate. Nel 1810 l’ordine fu soppresso, la chiesa fu sconsacrata e venne fondata la scuola di Filosofia. Per anni è stata la sede della sartoria militare, nonché magazzino comunale. Anni di oblio per un bene che è tornato a splendere. Per troppo tempo un muro indegno ha massacrato il barocco, sottraendo la visibilità al prestigioso monumento. All’interno dell’ex Convento sorgeranno un Centro Studi Giuridici, data la vicinanza ai tribunali, l’Archivio Storico del Comune di Lecce, una biblioteca e Urban Center, per l’accoglienza ai turisti. Il parco è dotato di un giardino pensile con pergolato, palme e cipressi. L’Università del Salento ha proposto al Comune che in questo complesso sorga un polo universitario. Sono tanti gli spazi da riempire.
C’è stato un grande lavoro da parte di tecnici, architetti e ingegneri. Gli altari della chiesa sono stati ricomposti. Nei sotterranei c’erano le cisterne che permettevano di conservare l’acqua pulita. Gli amministratori esprimono grande soddisfazione, anche se a sinistra c’è chi protesta, come Ernesto Mola, contro la loro presenza in campagna elettorale e invoca l’intervento del prefetto. “Abbiamo lavorato alacremente per consegnare questo bene ai leccesi entro la fine del mandato: era uno dei miei obiettivi principali – spiega il vicesindaco Messuti, che ha guidato in questi anni l’Assessorato ai Lavori Pubblici – C’è una continuità architettonica e progettuale con le Mura Urbiche e i parchi a nord della città. Anche dal punto di vista paesaggistico è un enorme passo in avanti per la città. Si potranno ideare percorsi unici e suggestivi per i turisti. Ora è il tempo di mettersi d’accordo sulla fruizione di questi spazi molto ambiti”.
“Nel 2009 avevo 40 anni e non avevo mai visto questa struttura: è stata una grande vittoria per questa amministrazione. Un lavoro decennale per far rinascere un bene straordinario e dimenticato” – ha spiegato il sindaco uscente, Paolo Perrone. “La Regione ha messo i soldi, anche se il Comune ha avuto il merito di realizzare un importante progetto che ha avuto il nostro supporto. Insieme al recupero io avrei inserito anche la programmazione per la fruizione di questo contenitore” – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone. Comincia una nuova fase: l’ingresso nord di Lecce risplende con la sua storia e i suoi monumenti recuperati.