di Claudio Tadicini
PARIGI/LECCE – Due ottimi lavori: l’uno personale, l’altro di team. Entrambi eccellenti. Da primo premio, che hanno celebrato l’abilità dei medici, degli infermieri e dei tecnici leccesi sul palco del prestigioso EUROPCR “Convegno europeo di cardiologia interventistica ed emodinamica” di Parigi, davanti ad una platea di oltre dodicimila specialisti del settore, provenienti da tutto il mondo, riunitisi nella capitale francese per partecipare al più importante meeting del Vecchio Continente, in materia di cardiologia interventistica ed emodinamica.
È del leccese Francesco Germinal, infermiere 32enne del reparto di “Cardiologia interventistica ed emodinamica” dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce (reparto diretto dal dottor Giuseppe Colonna), infatti, il miglior “Clinic Case” presentato all’annuale congresso internazionale, che si è svolto dal 16 al 19 maggio scorsi presso il Palazzo dei Congressi di Parigi.
L’elaborato, in particolare, ha illustrato l’innovativo metodo con cui l’equipe del nosocomio leccese (primo operatore il cardiologo interventista Dionigi Fischetti) ha affrontato alcune serie complicanze, che erano sopraggiunte durante un intervento percutaneo finalizzato alla riapertura delle coronarie, chiuse in maniera cronica e totale, su un paziente di 69 anni.
Durante l’intervento, nello specifico, medici, infermieri e tecnici hanno dovuto affrontare
l’improvvisa rottura dell’arteria coronarica circonflessa ed il successivo tamponamento cardiaco, che sono stati gestiti con tecniche innovative e presidi medici particolari – come il rivestimento della coronaria con uno “stent ricoperto” e l’utilizzo della tecnica “ping pong” – che hanno messo alla prova la multidisciplinarietà del team leccese. E che, allo stesso tempo, ne hanno attestato la professionalità: a distanza di sei mesi dall’intervento, eseguito nell’ottobre 2016, infatti, il paziente gode di buona salute.
Oltre ad avere fatto parte dell’equipe che eseguì il complicato intervento, il giovane infermiere (delegato regionale del Gise, la Società italiana di cardiologia, e unico italiano ad avere vinto questo riconoscimento) ha quindi avuto il merito di “raccontarlo”, nel modo migliore possibile. Di fare conoscere agli “specialisti del cuore” di tutto il mondo quali eccellenze operano nel Salento.