di Francesco Oliva
SAN CASSIANO (Lecce) – Presunti favori e garanzie di trasferimenti dei suoi stessi colleghi millantando conoscenze altolocate. Nei guai è così finita una presunta divisa “sporca”. Si tratta di Umberto Accoto, 32 anni, di San Cassiano, sottocapo della Guardia Costiera di Otranto confinato ai domiciliari con l’accusa di millantato credito. Nelle prossime ore, il militare comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida. L’operazione, svelata in esclusiva su questo sito, è stata condotta dagli stessi colleghi di Accoto. Nel massimo riserbo e coordinate dal pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Maria Vallefuoco.
Nel pomeriggio di martedì il sottocapo è stato fermato nei pressi di una stazione di servizio a Muro leccese. E’ stato arrestato in flagranza di reato. E’ stato perquisito dai suoi stessi colleghi. Addosso aveva una busta bianca contrassegnata da una X con all’interno dieci banconote da 100 euro oltre ad uno smarthphone. I controlli sono stati poi estesi nell’auto di Accoto che hanno dato esito negativo. Le indagini avrebbero accertato il modus operandi adottato dal militare per beffare i suoi stessi colleghi. Il sottocapo avrebbe millantato di poter corrompere un pubblico ufficiale ripetendo di essere nelle condizioni di poter influire “tramite un’interposta persona” dietro la consegna di denaro quale prezzo per la propria mediazione.
In tal modo Accoto si “sarebbe reso volontariamente infedele rispetto ai suoi doveri professionali nonché offendendo il prestigio della pubblica amministrazione a cui appartiene”. Queste le contestazioni finora ipotizzate nei confronti del militare. Nelle prossime ore, assistito dal proprio legale di fiducia Daniele Petracca, il sottocapo comparirà davanti al gip. Davanti al giudice potrà così fornire la propria ricostruzione sull’intera vicenda.