Le associazioni e i comitati di Ugento, Gemini, Acquarica, Taurisano e Presicce (ProLoco Beach di Gemini, ProLoco Acquarica, ProLoco Taurisano, AttivaMente di Ugento, Comitato Burgesi 2017, Associazione Culturale Gemini, C.I.A.T.D.M. – Sezione di Acquarica del Capo) a seguito delle ultimissime notizie apparse sulla stampa relative al livello di inquinamento presente nell’area dell’ex discarica Burgesi di Ugento, si sono riunite per valutare la situazione e le iniziative da intraprendere.
Stanchi del rincorrersi di responsabilità, di allarmi e smentite e dati incomprensibili, apparse sui media, chiedono con una nota indirizzata al Presiedente della Regione Puglia oltre che alla Procura, alla Prefettura al N.O.E., al C.N.R., alla A.S.L. di Lecce e al Comune di Ugento, la convocazione immediata di un tavolo di “crisi ambientale” al quale le predette associazioni presenzieranno con un loro legale e un tecnico ambientale di fiducia per fare il punto sull’intera vicenda.
I comitati e le associazioni, inoltre, chiedono chiarezza in merito alla questione sollevata dal consigliere regionale del M5S, Dott. Antonio Trevisi, in merito allo stanziamento di un milione di euro da parte del Ministero dell’Ambiente per la verifica dello stato di qualità delle matrici naturali della località “Burgesi”: secondo il consigliere regionale, infatti, la Regione vorrebbe utilizzare parte dei fondi per le anali delle acque del Pertusillo, affermazione smentita in questi giorni dalla stessa Regione Puglia.
Tuttavia i dubbi delle associazioni permangono a seguito della lettura della Delibera di Giunta Regionale n. 567 del 18 aprile 2017, nella quale si delibera “…2. di prendere atto del Piano Operativo di Monitoraggio e Controllo di contaminanti ambientali nell’ecosistema acquatico degli invasi del Locone e del Pertusillo ….; 3. di dare atto che le attività di studio indagine e ricerca, di cui al presente Piano Operativo, rientrano nell’ambito del Piano Straordinario per la verifica ambientale nella località Burgesi, finanziato a valere sul fondo speciale di cui alle risorse del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare…”.
Le associazioni e i comitati promotori dell’iniziativa stanno estendendo le adesioni anche ad associazioni di altri Comuni al fine di creare una rete di collaborazione che permetta di monitorare le problematiche ambientali di tutto il territorio salentino. Nella nota è stato evidenziato che in mancanza di risposta da parte degli enti preposti i comitati e le associazioni saranno pronti ad ogni forma di legittima e democratica protesta.