TREPUZZI (Lecce) – Venerdì 30 giugno, ore 19.30 in Piazza Municipio, verrà presentato il volume degli atti del convegno nazionale “Il mercato giusto per umanizzare l’economia”, curato dal professore Luca Cucurachi. Saluterà il sindaco Giuseppe Taurino; introdurranno Giacomo Fronzi, consigliere delegato delle Politiche culturali, don Luigi Manca, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Lecce; dialogheranno con Luca Cucurachi, docente dell’Istitututo di Scienze Religiose, Guglielmo Forges Davanzati, professore di Economia politica all’Unisalento e Sandro Capodieci, Presidente del Consiglio Comunale.
Le circostanze attuali, sociali ed economiche, richiedono riflessioni impellenti non solo sugli assetti finanziari, ma anche e soprattutto, sui loro fondamenti etici, che dovrebbero essere garanti e promotori della dignità della persona e dello sviluppo sostenibile per le generazioni future.
Precisa il professore Luca Cucurachi che “i processi di globalizzazione e di delocalizzazione, le nuove economie (digitale, green, smart, sharing), la questione ecologica, lo sviluppo sostenibile e il welfare, comportano la necessità di rivedere non solo le politiche e le strategie di mercato (…), ma, andando oltre, di rimettere al centro della prassi economica le dimensioni etiche e antropologiche implicate in una società che sta perdendo sempre più di vista la centralità della persona”.
L’economia dovrebbe tratteggiarsi come ‘servizio’ alla persona, favorendone uno sviluppo integrale, nella ricerca del bene comune: “quando l’economia favorisce, insieme a processi di benessere, anche fenomeni di individualismo e di isolamento, o peggio ancora nuove schiavitù, non è più al servizio dell’uomo e della società”.
Tema, questo, di forte attualità in un tempo in cui la globalizzazione rischia di annientare l’uomo, nella sua intima dignità: le logiche del mercato, guidate dal profitto, supportano una cultura economica ‘ luogo di incontro e scontro di interessi chiari a pochi”, i cui effetti colpiscono, però, tutti: viene meno, così, la costruzione di ‘una casa comune’, luogo di incontro e di solidarietà.
Attualmente, il dibattito dimostra particolare attenzione alle dimensioni umane ed etiche dell’economia e delle variabili di mercato, aprendo ad un dialogo interdisciplinare: “ la via del dialogo tra i saperi rimane, tuttavia, la via maestra per superare l’individualismo (…)” e promuovere “ un’antropologia integrale ed inclusiva, sulla valorizzazione della creatività individuale e collettiva, sulla solidarietà e sul dono”.
E Papa Francesco insegna: “Che cosa vuol dire, oggi e nel prossimo futuro, sviluppo integrale, cioè sviluppo di ogni uomo e di tutto l’uomo? (…). Si tratta (…) di integrare nello sviluppo tutti quegli elementi che lo rendono veramente tale. I diversi sistemi: l’economia, la finanza, il lavoro, la cultura, la vita familiare, la religione sono, ciascuno nel suo specifico, un momento irrinunciabile di questa crescita. Nessuno di essi si può assolutizzare e nessuno di essi può essere escluso da una concezione di sviluppo umano integrale, che tenga cioè conto che la vita umana è come un’orchestra che suona bene se i diversi strumenti si accordano e seguono uno spartito condiviso da tutti” (Discorso del 04 aprile 2017).
Flavia Carlino