di Francesco Oliva
CAVALLINO (Lecce) – Gambizzato in pieno centro da un killer in fuga. Sparatoria nella notte a Cavallino nei pressi del centralissimo Corso Umberto. Francesco Casilli, 29enne del posto, è stato ferito con due colpi di pistola alle gambe. Le sue condizioni non sono gravi.
Trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” è stato medicato dai medici del pronto soccorso. Il presunto attentatore sarebbe stato identificato, ma risulta irreperibile. Si tratta di I.F., del posto. Non è in casa e nei posti solitamente frequentati. Gli agenti della Squadra mobile lo stanno cercando ovunque. Per ora, però, è introvabile.
La sparatoria si è verificata poco dopo la mezzanotte. Secondo una prima ricostruzione, Casilli, titolare di un negozio di insegne pubblicitarie in paese, è stato sorpreso mentre si trovava a bordo della propria auto. Il feritore era in macchina. Ha abbassato il finestrino e puntato la pistola contro Casilli esplodendo all’altezza delle gambe due colpi d’arma da fuoco. La vittima si è accasciata per terra sanguinante mentre l’attentatore si è allontanato rapidamente. L’uomo è stato soccorso e accompagnato presso l’ospedale “Vito Fazzi”, dove è stato medicato e ricoverato con una prognosi di 30 giorni.
Sul luogo della sparatoria sono confluiti gli agenti della Squadra mobile agli ordini del dirigente Alberto Somma. Gli investigatori hanno lavorato incessantemente coordinati dal sostituto procuratore Stefania Mininni. Gli agenti hanno acquisito testimonianze, visionato immagini di sistemi di videosorveglianza e incrociato le dichiarazioni. I sospetti si sono soffermati su due fratelli di Cavallino. E’ stata eseguita una perquisizione in casa, dove è stato trovato il fratello più piccolo. Il giovane è stato accompagnato in Questura dove è stato interrogato a lungo per poi essere rilasciato.
Gli agenti sono a caccia del fratello più grande: un soggetto noto alle forze dell’ordine con precedenti anche per rapina. Sarebbe stato lui a sparare. Non si trova. E’ sparito subito dopo l’agguato. Gli investigatori, però, gli danno la caccia con un pressing asfissiante e potrebbero stanare il sicario a breve che, a sua volta, potrebbe anche decidere di costituirsi spontaneamente. Nella ridda di ipotesi sul possibile movente si tende ad escludere la pista legata ad attività illecite. La vittima è incensurata. Non ha mai avuto alcun problema con la giustizia e non compare in nessuna informativa di polizia giudiziaria che, di solito, cristallizzano frequentazioni o legami a rischio. Tra le ipotesi potrebbe esserci un debito o uno screzio per motivi personali, forse passionali. Ma solo nelle prossime ore con gli sviluppi d’indagine la vicenda potrà essere chiarita. Di certo a Cavallino è stata una notte di paura.