CAVALLINO (Lecce) – Proseguono a spron battuto le ricerche del presunto feritore di F.C., il 29enne di Cavallino, gambizzato con due colpi di pistola giovedì notte nel centro del paese. Gli agenti della Squadra mobile sono sulle tracce di un uomo del posto con piccoli precedenti penali. Sono stati setacciati le abitazioni di familiari e amici, i luoghi solitamente frequentati dal presunto sicario. L’uomo, però, è sparito. La svolta potrebbe comunque essere imminente. Gli investigatori non escludono che il presunto attentatore possa decidere di costituirsi spontaneamente già nelle prossime ore.
Un fascicolo d’indagine è stato aperto dal sostituto procuratore Stefania Mininni. L’ipotesi di reato è quella di tentato omicidio. La vittima, nota in paese per la sua attività lavorativa, si trova sempre ricoverato presso l’ospedale “Vito Fazzi” con una prognosi di 30 giorni. Giovedì notte ha temuto il peggio, però. E’ stato raggiunto da due colpi di pistola agli arti inferiori rischiando seriamente che i proiettili potessero ledere organi vitali. La sparatoria si è verificata poco dopo la mezzanotte. F.C. è stato sorpreso nelle immediate vicinanze di un bar del centro di Cavallino. E’ stato affrontato dal suo sicario che gli ha scaricato due colpi poi fuggito rapidamente.
F.C. è stato soccorso e accompagnato in ospedale. La segnalazione del posto fisso è stata smistata agli agenti della Squadra mobile. I poliziotti, al comando del dirigente Alberto Somma, hanno acquisito dichiarazioni, incrociato testimonianze e visionato immagini identificando così il presunto attentatore. Gli specialisti della Scientifica hanno invece sequestrato l’auto di F.C. eseguendo rilievi e accertamenti. Al vaglio, poi, il movente. La vittima non ha precedenti penali. Si scava su dissapori privati con il suo feritore probabilmente per questioni di donne.
F.Oli.