Film diretto e scritto da James Gray, tratto dal bestseller “Z la città perduta” dello scrittore David Grann, basato su una storia vera. Un ufficiale inglese Percy Fawcett, con poche chances di fare carriera, agli inizi del XX secolo, decide di accettare l’incarico per conto della Royal Society di mappare un territorio in Amazzonia, precisamente tra Bolivia e Brasile, fino ad allora privo di definizioni cartografiche. Fawcett rinuncia alla vicinanza della propria famiglia per realizzare una missione della durata di circa due anni. Tuttavia la foresta amazzonica lo seduce a tal punto che egli decide di farvi ritorno più volte, ossessionato dall’idea ambiziosa di scoprire una città nascosta costruita con oro e gemme preziose che egli chiama Z, seguendo tracce importanti che ritiene di aver trovato. Ostinato in questa ricerca febbrile che avrebbe potuto cambiare la sua vita rendendolo l’uomo capace di scrivere nuove pagine della storia, Percy egoista, ambizioso, risulta invece di piccolo spessore a differenza di sua moglie Nina, donna forte in grado di crescere i propri figli da sola e mantenere unita la famiglia. Di fatto egli non farà più ritorno a casa e di lui si perderanno le tracce. Il film nel complesso è un po’ confusionario, troppo ricco di elementi, noioso, monotono, nonostante la bellissima fotografia, le immagini e le scene molto suggestive.
Percy Fawcett è interpretato da Charlie Hunnam che non risulta essere proprio all’altezza del ruolo, pur essendo un valido attore, contrariamente a Sienna Miller ovvero Nina che è sempre più splendida e straordinaria, anche Robert Pattinson, attore interessante è risultato sacrificato. La pellicola di cui si è parlato molto si è rivelata alquanto deludente, considerato che in passato il regista ha realizzato opere decisamente migliori, il film è da vedere ma senza troppe aspettative.
Francesco Stomeo