LECCE – È stato firmato il protocollo definitivo per la lotta contro il caporalato: il primo accordo interistituzionale nazionale è stato siglato il 27 maggio del 2016. Tutti in campo, dalle istituzioni alla Croce Rossa, dalla Caritas ai sindacati. In rappresentanza della Provincia di Lecce c’era la vicepresidente Paola Mita, che è parte della maggioranza nel Comune di Nardò, fresca di nomina. Purtroppo i caporali continuano a delinquere nelle campagne di Nardò. Risale a ieri l’ultimo arresto. Ora, però, i controlli sono maggiori e attraverso questi accordi gli interventi sono concreti. Anche dal punto di vista dell’ospitalità si passa dalle tende ai container: soluzione molto più dignitosa per i lavoratori. Sotto controllo la situazione nella Masseria Boncuri e verranno monitorate tutte le aree limitrofe. Ci sono servizi, forze dell’ordine e volontari pronti a prestare soccorso.
L’ex sindaco, Marcello Risi, però, polemizza, perché l’imprenditore denunciato sarebbe parente di un assessore: “È assai evidente che i risultati della giunta Mellone in materia di immigrazione sono disastrosi: il caporalato germina sotto gli occhi compiacenti dell’amministrazione comunale. Si rende la vita impossibile agli imprenditori più onesti e si agevola lo sfruttamento dei lavoratori addirittura prelevandoli dalla Masseria Boncuri. Non esiste più nessun controllo. È l’ennesima dimostrazione che con gli slogan non si possono nascondere errori e malefatte. Il salto all’indietro stavolta è triplo. Serve un radicale cambio di marcia. Ma non potrà esserci con l’attuale sindaco. La città cominci a porsi il problema di un’alternativa”.