di Gaetano Gorgoni
LECCE – Paura da una parte, paura dall’altra. Ci sono i forzisti che non avrebbero voluto accogliere il senatore Massimo Cassano nel partito di Berlusconi, perché pensano che metta a rischio le loro leadership. Poi, ci sono i leccesi di Puglia Popolare, che si sentono travasati in un altro contenitore e chiedono spiegazioni e rassicurazioni. Massimo Cassano, con Luigi Mazzei al suo fianco, spiega che non hanno nulla da temere, perché il movimento civico si affiancherà al partito forzista e avrà la possibilità di esprimere tutte le sue migliori potenzialità. Nella sezione leccese di Puglia Popolare, a sfidare la “fornace” senza condizionatore, sono in tanti: ci sono anche Dino Pagliaro, Chirilli e tanti amministratori locali. Il senatore barese non farà guerra a Luigi Vitali, ma non è detto che quest’ultimo non faccia la guerra a lui. “Sarò un valore aggiunto, aumenteranno le percentuali di Forza Italia in Puglia ed entreranno più forzisti in Parlamento” – promette Cassano. Addio ad Angelino Alfano: il matrimonio non è durato nemmeno un’intera legislatura. “Da due anni chiedevo di lasciare la sinistra di Renzi, ma non mi sentiva – chiosa il senatore barese – Non c’era più possibilità di andare avanti”.
Il senatore è tra quelli che “tornano alla casa del padre”. Ha vinto Silvio Berlusconi: lo aveva detto che sarebbero tornati quasi tutti. Dopo le amministrative Forza Italia ha ripreso quota: in tanti vogliono volare in alto alle politiche. Ma sarà, comunque, una durissima battaglia interna, con tanti nomi, soprattutto nel barese, bramosi di un posto a Roma.