NARDO’-GALATONE (Lecce) – Potrebbe chiudersi con una sentenza di patteggiamento a 2 anni di reclusione la vicenda giudiziaria di Salvatore Milelli, il 49enne di Galatone, arrestato il 23 giugno dopo aver dato fuoco al negozio “Will Be” di Nardò gestito dalla nipote. L’avvocato difensore Gianpiero Geusa ha infatti concordato la pena con il pubblico ministero Roberta Licci che ora dovrà essere valutata dal gup Stefano Sernia nell’udienza camerale prevista a metà settembre.
Quel giorno l’uomo si presentò nel negozio. Con sé aveva una tanica di benzina. Milelli invitò la nipote, le due commesse e i presenti ad uscire. Subito dopo appiccò il rogo svuotando la benzina contenuta in una bottiglia da un litro e mezzo. Le fiamme attecchirono su alcuni abiti e diversi accessori. Nel frattempo scattarono numerose segnalazioni per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. In breve, sul posto, confluirono i carabinieri e i poliziotti del locale commissariato insieme alle ambulanze del 118. Fortunatamente non si verificarono feriti. I carabinieri attivarono le ricerche dell’uomo. Milelli venne rintracciato, fermato e condotto in caserma dove fu interrogato a lungo.
Ai militari raccontò di una rappresaglia contro i familiari responsabili, a suo dire, di non aver mantenuto la promessa di concedergli un’abitazione. E questo tergiversare avrebbe convinto Milelli a compiere un gesto tanto plateale quanto pericoloso per l’incolumità altrui. Una versione, poi, ribadita davanti al gip in occasione dell’udienza di convalida. Il giudice convalidò l’arresto rimettendo in libertà l’uomo applicando il solo divieto di avvicinamento ai propri familiari. Subiroto dopo il giudizio immediato chiesto e ottenuto dalla procura, la difesa ha concordato un patteggiamento a due anni che, anche per i precedenti penali, non consentirà a Milelli di beneficiare comunque della pena sospesa.
F.Oli.