LECCE – La vera campagna elettorale per le politiche comincia ora. Gettato alle spalle il risultato delle amministrative, in cui il centrodestra vittorioso è stato riesumato dagli italiani (mentre nel Salento e in Puglia continua ad annaspare in varie opposizioni), si parte dalle alleanze e dai posizionamenti, quando ancora la legge elettorale è in alto mare. Fa parte della campagna elettorale anche la legge sull’abolizione dei vitalizi che è passata alla Camera, con 348 deputati favorevoli e Forza Italia che si astiene ritenendola incostituzionale: la pensione dei parlamentari sarà calcolata con metodo diverso, quello contributivo, come tutti gli altri cittadini. Vedremo cosa succederà al Senato. Intanto, nel Salento i big combattono per garantirsi un futuro politico. In queste ore si è sparsa la voce di un accordo fatto tra Direzione Italia e Fratelli d’Italia (patto costruito alle regionali e definito pochi giorni fa), ma la strada da fare in realtà è ancora tanta.
Fitto ha parlato con Giorgia Meloni (in questi giorni ha tentato di costruire un accordo anche con Alfano): Direzione Italia cerca di capire se è possibile federarsi. Gli ex aennini nutrono più di qualche dubbio. Il vero pontiere, che sta portando avanti questa operazione, è Ignazio La Russa, che però ultimamente non gode della simpatia di buona parte dei vertici di Fratelli d’Italia. Il movimento di Raffaele Fitto è distante dalle idee del partito di Giorgia Meloni, soprattutto sull’Europa: troppo vicino alle idee liberiste e troppo «post-democristiano». Fratelli d’Italia sono fortemente «sovranisti» e per un per uno «Stato sociale». Eppure, anche a livello locale abbiamo visto transitare anime politiche molto diverse, come Michele Giordano, nel partito che racchiude nel suo simbolo la vecchia Fiamma. Più naturale, invece, il passaggio di Saverio Congedo con gli uomini di Giorgia Meloni, perché la storia è la stessa. Fitto, per garantire ai suoi big la sopravvivenza in Parlamento ha bisogno di un alleato forte e visto che con Forza Italia non c’è possibilità (soprattutto dopo l’ingresso di Massimo Cassano), cerca sbocchi altrove: secondo alcune indiscrezioni, Fratelli d’Italia potrebbe garantire cinque posti in Puglia ai fittiani.
La base di Fratelli d’Italia, però, soprattutto in Puglia, cerca di scongiurare questa possibilità: l’ex ministro sarebbe troppo ingombrante in un partito che cerca di riunire tutte le anime aennine. La strada è in salita, inoltre ci sono tanti fittiani che trattano direttamente per conto proprio con il partito di Giorgia Meloni: trattative sottobanco, che verranno fuori solo se andranno in porto. Si dice che tra questi ci sia Paolo Perrone, che ormai da tempo prova a capire se c’è tra i vertici di Fratelli d’Italia la voglia di garantirgli un posto in Parlamento, visto il buio fitto delle alleanze in Direzione Italia.
Garcin