NOCIGLIA (Lecce) – La Procura di Lecce ha chiuso le indagini su Giovanni Greco, l’ispettore di polizia di Nociglia, in servizio presso la Questura di Lecce, accusato di istigazione alla corruzione. Il pubblico ministero Antonio Negro ha formalizzato le accuse nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Di recente l’ispettore è stato raggiunto dalla misura interdittiva della sospensione dell’incarico per i prossimi 12 mesi. L’indagine, condotta dagli agenti della Squadra mobile, è stata avviata dopo la denuncia presentata a febbraio di quest’anno da una funzionaria del locale Ispettorato del Lavoro e dal suo coniuge, un imprenditore.
Le indagini svolte, con grande acume dagli stessi coleghi dell’ispettore, hanno confermato il contenuto delle dichiarazioni rilasciate dai querelanti. A loro dire, grazie ad una pregressa conoscenza per motivi professionali, sarebbero stati avvicinati dal poliziotto. In particolare avrebbe chiesto alla donna di consentirgli l’accesso alla banca dati utilizzata dall’Ispettorato del Lavoro dietro la promessa di somme di denaro per ogni accesso effettuato grazie alle relative password. Nel mese di giugno l’agente avrebbe ricontattato l’imprenditore e, millantando la sua appartenenza a non meglio precisati apparati dello Stato, gli avrebbe confermato il suo interesse per la richiesta fattagli in precedenza. Il Questore ha così proceduto all’immediata sospensione dal servizio del dipendente.
Nei giorni scorsi il poliziotto è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia Antonia Martalò fornendo la propria versione sull’accaduto. Il pm ha comunque chiuso le indagini, atto che non rappresenta un verdetto di colpevolezza ma un passaggio necessario per l’indagato per poter acquisire copia della documentazione del fascicolo o chiedere di essere interrogato. Greco è difeso dagli avvocati Luigi e Roberto Rella.
F.Oli.