di Gaetano Gorgoni
LECCE – Sono tutti in squadra, anche i consiglieri senza deleghe: è questo che spiega Carlo Salvemini nell’apertura della conferenza stampa a Palazzo Carafa per annunciare la sua giunta. C’erano molti criteri da rispettare: numerico, quote rosa e consenso. Non è stato facile per il nuovo sindaco scegliere, ma lo ha fatto nel più breve tempo possibile. Carlo Salvemini spiega che non ruota tutto intorno alla giunta, ma che saranno garantiti gli “spazi del protagonismo civico”: centralità al Consiglio comunale, dunque, e alle commissioni. “Ciascun provvedento politico – amministrativo contiene una quota di dissenso” – spiega il primo cittadino. Si aspetta che ci siano gli scontenti, “ma l’importante è assumere le decisioni sentendosi liberi”. Ai suoi assessori il primo cittadino chiede impegno, coraggio, sacrificio e sobrietà.
La squadra riserva poche sorprese, perché i nomi e le possibili mosse circolavano già. Ma c’è un nome inaspettato: la professoressa Patrizia Guida, moglie dell’ex rettore Laforgia, tra le principali avversarie di Zara, attuale rettore dell’Università del Salento. La sua nomina all’Istruzione ha due primi effetti: rafforzare la lunga amicizia e stima tra l’attuale dirigente regionale del distretto Istruzione e Alessandro Delli Noci, consolidando il forte legame con uno degli uomini più vicini al governatore della Puglia; inoltre si dà uno schiaffo al professore Cristante, collaboratore dell’attuale rettore, che ha sostenuto Ruberti alle elezioni leccesi, voltando le spalle a Salvemini, che cinque anni prima era stato il suo candidato con Lecce Bene Comune. Nel Pd i primi due eletti (Sergio Signore dall’alto dei suoi circa mille voti e Paolo Foresio) prendono ciò che era scontato che prendessero, nonostante il problema quote rosa. La rappresentanza femminile viene salvata sacrificando Giannotta, l’uomo di Loredana Capone, che si era candidato con Delli Noci. Come anticipato su questo giornale, invece, il problema Udc è stato risolto con la nomina di Carlo Mignone: come già rivelato, Salvatore Negro ha chiesto a Nuzzaci di fare un passo indietro e anche Paola Bruno ha dovuto accettare la volontà del partito. Ancora una volta le indiscrezioni del Corrieresalentino.it vengono confermate dai fatti. La strategia di Michele Emiliano, di puntare su due cavalli per poi farli riunire al ballottaggio, si è rivelata vincente. Ora la Regione Puglia farà sentire la sua vicinanza.
Carlo Salvemini – Sindaco di Lecce
Mobilità, Bilancio e tributi, Rapporti con le società partecipate, Rapporti con l’Università, Qualità della vita;
Alessandro Delli Noci – Vice Sindaco (Ingegnere)
Programmazione strategica, Lavori pubblici, Edilizia scolastica, Edilizia sportiva, Politiche energetiche, Trasparenza, Legalità e Organizzazione amministrativa, Innovazione tecnologica e Agenda digitale;
Rita Miglietta (Architetto)
Politiche urbanistiche e strategiche, Rigenerazione urbana, Marine, Innovazione sociale, Verde pubblico, Social Housing, Edilizia Privata, Valorizzazione del patrimonio pubblico;
Saverio Citraro (Dirigente I livello Otorinolaringoiatria dell’Asl di Lecce)
Welfare, Coesione sociale, Politiche abitative, Accoglienza, Integrazione, Accessibilità;
Carlo Mignone (Avvocato)
Ambiente, Igiene e decoro urbano, Affari generali;
Patrizia Guida (Docente di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere, Filosofia Lingue e Letterature Straniere, dottore di ricerca in Italianistica)
Pubblica istruzione, Europa e Cooperazione internazionale;
Silvia Miglietta (Vice-direttrice commerciale in una catena di grande distribuzione)
Politiche attive del lavoro, Pari opportunità, Diritti civili, Programmazione e gestione dei servizi sanitari, Tutela della salute, Politiche giovanili, Tutela degli animali, Volontariato;
Sergio Signore (Dirigente regionale presso settore Agricoltura)
Rapporti con i quartieri, Sicurezza, Polizia municipale e protezione civile, Servizi demografici ed elettorali, Servizi cimiteriali;
Paolo Foresio (Speaker radiofonico, giornalista)
Politiche sportive, Sviluppo economico, Attività produttive, artigianali e commerciali, Agricoltura, Spettacolo ;
Antonella Agnoli (É membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici e presidente della fondazione Federiciana a Fano. È stata membro del consiglio d’amministrazione dell’istituzione biblioteche a Bologna. Ha progettato la biblioteca San Giovanni di Pesaro, di cui è stata direttore scientifico. Negli ultimi 16 anni ha collaborato e collabora a numerosi progetti per la costruzione e ristrutturazione di edifici e servizi bibliotecari di nuova concezione in varie città italiane): a lei le deleghe di
Cultura, creatività e Valorizzazione del patrimonio culturale.
IL DISCORSO INTEGRALE DEL SINDACO
“Oggi ho avuto l’onore ed il piacere di presentare alla città le donne e gli uomini che mi affiancheranno nel lavoro politico amministrativi della giunta comunale.
Sono il tassello di un mosaico di competenze saperi, sensibilità, esperienze, relazioni vasto che comprende tanti:
i consiglieri comunali eletti;
i candidati non eletti, decisivi per il risultato finale;
i tanti che hanno creduto nella nostra agenda del cambiamento e che sono pronti a sostenerci ed aiutarci senza avere alcun ruolo politico istituzionale se non quello di sentirsi cittadini.
Il varo di una giunta è un passaggio fortemente simbolico sul quale si addensano curiosità, attese, speranze. Inevitabilmente è una scelta di mediazione che deve tenere conto di più variabili da ricondurre entro una cornice le cui dimensioni non possono contenere tutto e tanti. C’è il numero degli assessori, c’è il rispetto delle norme di genere, c’è il doveroso equilibrio nel rapporto tra alleati, c’è la valorizzazione del consenso e delle capacità.
Il messaggio che sento di dover ribadire è che la giunta non è l’alfa e l’omega di un mandato politico amministrativo che, per quelle che sono le mie convinzioni, vive di protagonismi molteplici:
il consiglio, le commissioni consiliari, i comitati di quartiere, tutti gli spazi del protagonismo civico.
Sono consapevole – l’ho detto nel mio primo comizio da sindaco della città – che le mie decisioni sconteranno un deficit di consenso. C’è chi non si riconoscerà nelle scelte, chi avrebbe voluto o sperato altri nomi, chi contesterà i criteri. È normale e fisiologico che sia così: ciascun leccese – se sindaco – avrebbe fatto scelte diverse. Qualunque provvedimento contiene in sè una quota di dissenso. Compito della politica e delle leadership che la rappresentano è esserne consapevoli, saper
vivere le reazioni con serenità. Importante è prendere decisioni sentendosi liberi e facendosi guidare dalla propria coscienza.
Quello che ho presentato stamattina è la giunta dell’amministrazione che rappresento: donne e uomini che delego – in base ad un rapporto fiduciario – alla responsabilità politica di alcuni settori. A loro ho chiesto di lavorare con impegno, passione, dedizione, creatività, rigore, sobrietà.
Ricordando che per fare bene dobbiamo saper dimostrare- ogni giorno – il coraggio di un guerriero, la pazienza di un monaco, l’immaginazione di un bambino.
Grazie a Alessandro Delli Noci, Antonella Agnoli, Saverio Citraro, Paolo Foresio, Patrizia Guida, Rita Miglietta, Silvia Miglietta, Carlo Mignone, Sergio Signore”.