di Gaetano Gorgoni
BARI – La diaspora degli alfaniani non si arresta. Ora Angelino sarà costretto a chiedere un premio fedeltà a Renzi per le politiche, perché il suo partito rischia di dissolversi. Va via Massimo Cassano per tornare in Forza Italia (un passaggio preparato mesi fa, come anticipato sul nostro giornale), dove lo accoglieranno gli ex colleghi col naso turato, che qualche giorno fa supplicavano Berlusconi con lettere al vetriolo di non imbarcare gli opportunisti. Il leader maximo di Forza Italia, però, ha altri interessi, che lo hanno portato a riaccogliere fittiani doc come Rocco Palese: fare morire dissanguati i partiti dei suoi ex delfini, Alfano e Fitto. L’ora della vendetta è scoccata: le politiche sono vicine e gli eserciti ribelli hanno fame e sono rimasti con pochi viveri. In Puglia i forzisti ora sono fortemente maggioritari nel centrodestra: ecco perché Luigi Vitali ha concesso il suo placet ai nuovi ingressi senza ulteriori resistenze. Nel partito c’è chi è preoccupato per l’eccesso di pretendenti al Parlamento, che a Bari scatenerà non pochi problemi. Ci sono anche i vantaggi, però: il partito crescerà ancora di più.
Massimo Cassano e Stea (anche quest’ultimo ufficialmente passa tra i forzisti) porteranno in dote molti altri uomini: questo significa azionare il moltiplicatore dei voti (potrebbe aggiungersi anche il consigliere regionale alfaniano Morgante in futuro). Si pensi a Luigi Mazzei, che è il segretario provinciale leccese degli alfaniani: lui ha molto seguito in provincia di Lecce e sicuramente seguirà le orme dell’ormai ex sottosegretario barese (Cassano ha rassegnato le dimissioni prima di riabbracciare i forzisti). Attraverso il Partito collaterale “Italia Civica” (Puglia Popolare sarà la derivazione pugliese) Berlusconi rastrellerà le adesioni degli ex e dei moventi locali. Fitto ha già perso lo scettro in Puglia e con questi passaggi c’è chi spera di “esiliarlo” al comando di un piccolo partito di provincia. La verità potremo conoscerla solo dopo le politiche. Ma prepariamoci a vedere molti passaggi e salti acrobatici sui carri dei presunti vincitori, sia a destra che a sinistra. Le politiche si avvicinano e anche a Lecce sarà uno scontro fratricida in cui in tanti si giocano le ultime carte di una sopravvivenza politica, in alcuni casi, quasi impossibile.