CUTROFIANO – La Mostra Mercato della Ceramica Artigianale “Santi e Pupi” oggi racconta la storia della città fino all’epoca dei Filomarini: un corteo storico in costume dove ogni quadro storico racconterà diverse vicende dei secoli trascorsi. Protagoniste saranno sempre le maioliche, non solo con il percorso espositivo, ma anche durante il corteo, che metterà in scena le peculiarità dell’artigianato locale e dell’area mediterranea. La Mostra ha avviato le celebrazioni del suo 45° compleanno, all’insegna dei successi e dell’interesse di pubblico sempre più specializzato, confermando Cutrofiano come patria delle terrecotte del Salento nel Mondo.
Questa edizione si arricchisce di nuovi percorsi artistico-culturali, contaminazioni e sperimentazioni, con una esposizione itinerante e di gran pregio, che permette ogni serata di ritrovarsi immersi in un viaggio suggestivo, lungo i vicoli del piccolo borgo di Cutrofiano, tra la maestria del passato e le contaminazioni contemporanee, che caratterizzano le maioliche d’arte, pronte a deliziare, incuriosire e divertire tutti i collezionisti, visitatori e turisti.
Un Tripudio di colori, design, estro creativo e sapienza artigianale danno forma alla 45° edizione della Mostra, che si propone di sviluppare una promozione mirata dell’inestimabile patrimonio storico legato alla tradizione dell’arte ceramica, contribuendo così a far rivivere, conoscere e rivalutare questa Terra, ricca di tesori e saperi, situata a cavallo tra oriente e occidente, nel cuore del Mediterraneo, caratterizzata dal passaggio di genti: dalla civiltà messapica, poi romana, poi grika e bizantina. La struttura diffusa dell’esposizione lungo le vie del borgo, inoltre, punta a svelare e valorizzare nuovi spazi, prima trascurati o abbandonati, al fine di renderli accessibili e fruibili a visitatori e cittadini. La forte presenza di argilla in questa area geografica, ha permesso nel corso dei secoli, di puntare sulla lavorazione della creta come fonte di reddito primaria. I manufatti d’arte artigianale, narrano infatti in ogni sfumatura e nel design, l’identità culturale e le forti contaminazioni mediterranee che hanno plasmato la storia delle maioliche, dal Neolitico, alla Fornace Romana fino a giungere alla maestria contemporanea d’Europa e del resto del mondo.
La mostra «Santi e Pupi» è situata tra il Museo Comunale della Ceramica, il Salone delle Guardie di Palazzo Ducale, la Chiesa Madre, la Congrega dell’immacolata, la Fornace Romana e la Fornace del ‘700. Durante l’itinerario si possono scoprire le lavorazioni dell’argilla preziosissime, alcune delle quali risalenti addirittura al Neolitico, oggetti in terracotta invetriata e decorata del periodo medievale; maioliche e piatti, ciotole, boccali, anfore, borracce e molti altri prodotti tipici dell’artigianato del secolo scorso. Tra le ceramiche narratrici della tradizione, si possono ammirare alcuni utensili una volta utilizzati in cucina, come le zuppiere, le pignate e la sezione dedicata a fischietti e ocarine, provenienti da tutto il mondo. Il percorso espositivo, si svolge seguendo una linea cronologica dalla preistoria ai giorni nostri, articolandosi in varie sezioni. Interessanti sono: la mostra situata presso il Salone delle Guardie del Palazzo Ducale, realizzata in collaborazione con Associazione “Quelli del Presepe”, che sarà una retrospettiva del figulo-artista Vincenzo Galeone, puparo a cavallo tra ‘800 e ‘900 in Cutrofiano; le esposizioni a cura degli Istituti D’Arte di Galatina e Poggiardo; l’esposizione dei Pupi in terracotta, cartapesta e napoletani.
La manifestazione è un’ottima occasione per vivere un viaggio unico, nel mondo dell’artigianato artistico Pugliese, Europeo e Mediterraneo, che conferma Cutrofiano, come scrigno di saperi e maestria creativa artigianale, al centro di una rete internazionale di grande prestigio. Le tradizioni e le contaminazioni contemporanee saranno il fulcro della manifestazione, cullate dall’arte manuale dei ceramisti, artisti, artigiani, che daranno origine a nuove prospettive, nuove sperimentazioni e collaborazioni. Significativo in tal senso è il gemellaggio prestigioso, siglato con la città spagnola di Gelves, Comune dell’Andalusia, rinomato nel mondo per le sue ceramiche artistiche, con la partecipazione di rappresentanti del Comune e della Escuela Formacion Artesanos de Gelves “Luca Della Robbia” di Siviglia. I maestri ceramisti spagnoli, rendono omaggio alla manifestazione con un pannello in ceramica, realizzato dalla suddetta scuola, raffigurante Santa Cesarea, santa nata in agro di Cutrofiano, così com’è raffigurata in un antico bassorilievo, presente nella matrice dello stesso paese. Il programma della serata dedicata a Gelves, prevede alle ore 19,00 presso la Sala Consiliare, le celebrazioni ufficiali con il Consiglio Comunale e firma del protocollo per il gemellaggio e scambio di iniziative, tra il comune di Cutrofiano (Lecce) e quello di Gelves (Siviglia) alla presenza dei rispettivi sindaci. Al margine del cerimoniale, intorno alle ore 20:30, in Via Emanuele Filiberto, angolo Via Roma, si svolge l’inaugurazione del pannello in ceramica dedicato a Santa Cesarea realizzato, in occasione del gemellaggio, dall’artista spagnolo Angel Lora Serrano. Alle ore 21,00 in Via Capo nella zona pedonale, si aprono i lavori del Convegno sulla tecnica di pittura a olio su ceramica, con l’intervento degli ospiti spagnoli, a cura della Escuela Formacion Artesanos “Luca della Robbia” de Gelves (Siviglia) e inquadramento storico-locale della figura di Santa Cesarea a cura del Dr Giovanni Giangreco. La manifestazione prosegue alle ore 22,00 in Piazza Cavallotti con uno spettacolo di Teatro, Danza e Musica Andalusa con «Habanera de Mi amor» a cura di Valentina Madonna, la Compagnia di danza Flamenco – Milonga “Atto” e il percorso delizioso tra le specialità salentine e i sapori tipici andalusi.
Il programma della 45° Mostra Mercato della Ceramica, si rivela ancora una un’esperienza unica per conoscere le eccellenze e le tradizioni salentine, in un percorso di dieci giornate, con una molteplicità di eventi collaterali: mostre d’artigianato artistico, tour educational, performance artistiche, spettacoli d’arte di strada.
Tra gli eventi collaterali di gran pregio, che suggellano la manifestazione come narratrice di Storia e tradizione identitaria, la Rievocazione storica del Ducato di Cutrofiano, a cura dell’Associazione Ceramica Artigianale a cui partecipano centinaia di figuranti con diversi quadri storici, rappresentanti la storia di Cutrofiano dagli Orsini fino a Marianna Filomarini. La rievocazione si svolge domani, 19 agosto a partire dalle ore 21,00 con avvio del corteo dalle Opere Antoniane – Villa Comunale Santa Barbara. Ogni quadro storico del corteo, mette in scena costumi e utensili in terracotta, utilizzati in quel periodo, facendo un itinerario che coinvolge, Viale Martiri D’Otranto, Corso Vittorio Emanuele III, Corso Bovio, per poi terminare in Piazza Municipio. Qui carrozze, cavalli danzanti, nobili e popolani, archibugeri, sbandieratori, tamburini, si esibiranno in una performance suggestiva, distribuendosi lungo il percorso della mostra, tra i vicoli nel centro storico. Il Corteo Storico prevede la partecipazione di: Associazione “Brancaleone” di Barletta, A.S.D., “L’Annunziatella” di Squinzano, Associazione “Emozioni dal Salento” di Salice Salentino e Associazione “Castro Antica” di Castro
«Visitare la Mostra e la cittadina di Cutrofiano – così interviene Oriele Rolli, il Sindaco – posta nel cuore del Salento, significherà vivere l’emozione di un incontro immaginifico: un caleidoscopio di culture da scoprire e vivere, capaci di distillare tesori inestimabili e indelebili, che la rendono da sempre protagonista nel Mediterraneo e in Europa. Gli obiettivi della 45° edizione della Mostra puntano, infatti, sulla promozione delle produzioni d’eccellenza, custodi preziose delle tradizioni artigianali, plasmate dalla maestria, dalla creatività artistica, dalla storia, dalla cultura e dalle contaminazioni mediterranee ed europee, che consolidano questa Terra nella sua essenza più rappresentativa”.
Una tappa importante, quindi, per tutti, da non perdere, tra i miti e la storia millenaria, colma di contorni visionari e silenziosi, che donerà la possibilità di immergersi in un circuito intriso di autenticità e tradizione, affinché resti indelebile, l’esperienza e il senso più vivo e prezioso di questa Terra.
L.B.