F.Oli.
LECCE – La Procura di Lecce ha chiuso la fase delle indagini preliminari su un presunto giro di falsi incidenti stradali organizzati per intascare l’indennizzo assicurativo. Il sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci ha chiesto il rinvio a giudizio per sei imputati: Alessandro Quarta, 33 anni; Francesco Delli Noci, avvocato, di 36, entrambi di Lecce; Filomena Paglino, 50enne, di Bagnolo del Salento; Tommaso e Raffaele Danese, rispettivamente di 39 e 65 anni; Gianluca Carlà, 45, questi ultimi di Monteroni. Gli imputati rispondono di tentata e consumata truffa e tentata e consumata fraudolenta distruzione della cosa. L’udienza preliminare è fissata per il 23 novembre davanti al gup Antonia Martalò.
L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata dalla Compagnia assicurativa Allianz assistita dall’avvocato Silvio Caroli nell’ambito di un’inchiesta molto più ampia. Sono stati così avviati accertamenti su tre incidenti sospetti denunciati tra il 2011 e il 2012. Il primo sinistro finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura si sarebbe verificato nell’ottobre del 2011 a Lecce. Presunti artefici: Alessandro Quarta e Filomena Paglino. Tramite referti medici rilasciati da un centro medico privato chiuso dal 2007 avrebbero avanzato richiesta di indennizzo intentata tramite l’avvocato Delli Noci contro la compagnia assicurativa l’Allianz spa. Nero su bianco sarebbero state inserite lesioni inesistenti o più gravi. Il tentativo di intascare l’indennizzo, però, non andò a buon fine.
Stesso canovaccio utilizzato il 4 giugno del 2012 per un sinistro avvenuto sulla provinciale Copertino-San Donato. Nell’incidente sarebbero rimasti coinvolti i due Danese oltre ad Alessandro Quarta. Gli odierni indagati avrebbero prodotto due referti radiologici solo apparentemente rilasciati sempre dallo stesso centro medico. La procedura per il risarcimento del danno intentata da Raffaele Danese sarebbe stata avviata anche in questo caso con il patrocinio dell’avvocato Francesco Delli Noci ai danni della Compagnia assicurativa Alleanza Toro. Gli imputati, però, non sarebbero riusciti ad intascare l’indennizzo. Gli inquirenti hanno poi ricostruito un terzo sinistro.
Risale al settembre del 2011 a Copertino. In questo caso Tommaso Danese, Alessandro Quarta e Gianluca Carlà avrebbero intascato quasi 13mila e 500 euro erogati dalla Compagnia Assicurativa Fondiaria Sai. Stesso spartito: referti medici prodotti dallo stesso centro chiuso da tempo; procedura intentata sempre grazie allo stesso avvocato. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, Selene Mariano e Massimo Bellini.