L’episodio comincia con il riemergere dalle acque del fiume delle Rapide Nere di Bronn che porta in salvo sulle sue spalle Jaime; i due discutono di come sia difficile se non impossibile vincere la guerra contro la Madre dei Draghi, considerando ciò che è stata capace di fare con un solo drago, si domandano chissà cosa potrebbe accadere con l’intervento di tutti e tre i “suoi figli” ad Approdo del Re.
Subito dopo vediamo Tyrion stravolto e sconcertato nell’osservare le ceneri e quel poco che è rimasto dell’esercito dei Lannister, nel frattempo Daenerys offre una possibilità ai superstiti, quella di sottomettersi o morire, a scegliere la seconda è Randyll Tarly che si rifiuta di inginocchiarsi e servire Dany, affermando di aver già la sua regina e che non potrebbe mai accettare di sottostare ad una straniera. Anche suo figlio Dickon decide di seguire le orme paterne, pur contro il volere del padre che l’avrebbe voluto salvo essendo il futuro della casata ma Daenerys nonostante il parere opposto di Tyrion applica la sua sentenza, facendo ardere vivi con le fiamme di Drogon, padre e figlio.
Jaime ritornato ad Approdo del Re fa rapporto a Cersei della grande perdita subita, dimostrandole le sue preoccupazioni, tuttavia ella non pare turbata né intimorita presa dal suo delirio di potere, inoltre Jaime le dice che non è stato Tyrion ad uccidere Joffrey ma Lady Olenna Tyrell e in quel momento ella rimpiange di aver permesso a Jaime di concedere alla nobildonna una morte indolore perché avrebbe preferito vederla morire soffrendo e supplicando.
Daenerys tornata a Roccia del Drago con Drogon si avvicina con lui a Jon Snow che non mostra alcun timore nel guardare da vicino dritto negli occhi il drago, anzi lo accarezza dimostrando il suo sangue Targaryen e lasciando impressionata Daenerys che ribadisce quanto i draghi siano come dei figli. Intanto sopraggiunge Ser Jorah Mormont ormai totalmente guarito che abbraccia finalmente la sua regina, commossa nel rivederlo.
Un passaggio fondamentale nella puntata è quello in cui Bran usando i suoi poteri riesce a vedere attraverso gli occhi dei corvi, aldilà della barriera un’enorme orda di non morti che avanza, con a capo il loro re, Bran è costretto ad interrompere la visione perché proprio il Re della Notte guardando lo stormo dei corvi, percepisce di essere osservato, quindi il ragazzo decide di inviare dei messaggi con i corvi alla Cittadella, a Roccia del Drago e ad Approdo del Re per allertare tutti di questa imminente minaccia.
L’Arcimaestro Ebrose non prende seriamente la notizia, nonostante Sam cerchi di convincerlo che il pericolo sia reale, avendolo già vissuto sulla propria pelle. Nella stanza di Sam Gilly scopre dell’annullamento delle nozze di Rhaegar Targaryen con Elia Martell e del successivo matrimonio con un’altra donna, mentre Sam infastidito dal comportamento dubbioso dei Maestri della Cittadella, decide di abbandonare gli studi per diventare maestro, ruba alcuni libri dalla zona della biblioteca a cui era proibito l’accesso, dirigendosi con Gilly e il piccolo Samwel verso Grande Inverno.
Jon e Daenerys invece realizzano perfettamente la gravità della situazione e Tyrion elabora un piano interessante ma dalla difficile riuscita, catturare un Estraneo e portarlo da Cersei ad Approdo del Re per dimostrarle la reale esistenza di questi nemici. Si può dire che il dialogo tra Varys e Tyrion abbia portato a risultati positivi, infatti Daenerys ascolta nuovamente le parole del suo Primo Cavaliere. Ser Jorah si offre come volontario per la spedizione ma è Jon che vuole esserne a capo in quanto conosce bene il nemico e lo ha già affrontato, tuttavia Dany si oppone negandogli il permesso di partire, si intuisce che ella non voglia perché preoccupata per il Re del Nord che in qualità di re afferma di non avere bisogno del suo consenso, parte ugualmente e nel loro saluto c’è un qualcosa che va oltre il semplice commiato.
Inoltre è un vero dispiacere vedere Ser Jorah andar via dato che si era appena ricongiunto con la sua amata regina. Intanto a Grande Inverno Sansa cerca di placare le lamentele da parte dei Lord alleati contro il loro re, affermando che l’unico e solo sovrano è proprio Jon Snow. C’è molta tensione tra Sansa ed Arya, soprattutto per l’accusa di quest’ultima che le rimprovera di avere a cuore solo il potere. Poco dopo Arya spia e segue Ditocorto scoprendo nella sua stanza una lettera che Sansa obbligata da Cersei aveva scritto a Robb sul tradimento da parte di Ned, in realtà Arya pur essendo una spettacolare combattente non ha la stessa abilità del maestro dell’intrigo che sa di essere seguito e con questa mossa tenta di mettere le due sorelle l’una contro l’altra.
Tyrion si reca insieme a Ser Davos ad Approdo del Re dove riesce ad incontrare suo fratello Jaime grazie alla mediazione di Bronn, inizialmente Jaime è adirato per la presenza del fratello, dopo che ha ucciso il loro padre, poi gli chiede bruscamente il motivo della sua visita, Tyrion lo avverte della minaccia degli Estranei e propone una tregua tra le due sovrane almeno fino a quando Jon Snow e i suoi non abbiamo catturato L’Estraneo per condurlo al cospetto di Cersei per convincerla del reale pericolo. Sempre in città, a Fondo delle pulci Davos trova Gendry nello svolgimento del suo mestiere di fabbro e lo invita a seguirlo.
Il ragazzo non se lo lascia ripetere due volte e decide di partire immediatamente insieme al Cavaliere delle Cipolle, desideroso di una nuova avventura. Proprio quando Tyrion, Gendry e Davos stanno per andare via da Approdo del Re, il nano viene riconosciuto da due guardie della regina, quindi Gendry repentinamente le uccide dando sfoggio della sua abilità col martello, arma che ricorda molto quella di suo padre, Re Robert Baratheon. Jaime riferisce a Cersei quanto saputo da Tyrion ma ella era già a conoscenza del loro incontro e lo aveva consentito, inoltre comunica al fratello di essere incinta, sarà la verità o una menzogna per irretire sempre di più Jaime?
Questo episodio ci ha offerto l’incontro tra Gendry e Jon Snow, nonostante Ser Davos si fosse fatto promettere da Gendry di non svelare la sua vera identità, questi si presenta quale figlio bastardo di Robert Baratheon, la scena risulta molto divertente e si intuisce che fra i due bastardi potrebbe nascere una grande intesa e amicizia proprio come fu fra i loro padri. Infine Jon, Ser Davos, Ser Jorah e Gendry raggiungono il Forte Orientale dove Il Re del Nord illustra il piano a Tormund, messo a capo del forte e che gli riferisce di aver imprigionato la Fratellanza senza vessilli ovvero Thoros di Myr, Beric Dondarrion accompagnati dal Mastino che avevano la missione di oltrepassare la Barriera.
Jon decide di liberarli ritenendo che da vivi siano più utili alla causa, nonostante le divergenze tra Tormund e Ser Jorah e tra Gendry e i due sacerdoti del Dio della Luce, Beric Dondarrion e Thoros di Myr, tutti loro partono per la missione al nord della barriera, eccetto Ser Davos che rimane al Forte Orientale.
Questo episodio certamente è stato meno esaltante del precedente però ha fornito delle risposte, adesso sappiamo qual’ è una delle intenzioni di Ditocorto, creare caos all’interno di Grande Inverno, mettendo tensione tra le due Lady Stark, inoltre sappiamo che Jon non solo è figlio di Rhaegar Targaryen e di Lyanna Stark ma che probabilmente è anche il loro figlio legittimo.
La scena finale lascia immaginare ai fan che questa missione sia a tutti gli effetti suicida e quasi impossibile ma con uomini così straordinari tutto diventa imprevedibile e non si vede l’ora di vedere all’azione “la squadra dei sogni”.
Francesco Stomeo