LECCE – Il gip Giovanni Gallo accorda una nuova proroga di sei mesi nell’inchiesta sulle assegnazioni degli alloggi popolari a Lecce. La richiesta era stata avanzata nelle scorse settimane dai sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci ed è stata concessa dal giudice per le indagini preliminari. I tempi per ulteriori accertamenti sono molto ristretti. Ultimati gli accertamenti, la Procura dovrà necessariamente tirare le somme e decidere se archiviare il procedimento o notificare un avviso di chiusura ai 46 indagati che, al momento, compaiono nel registro degli indagati.
Sotto inchiesta sono finite figure di primissimo piano che hanno segnato la recente storia della politica leccese: l’ormai ex sindaco Paolo Perrone; il già primo cittadino Adriana Poli Bortone; Roberto Marti, deputato del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti con un passato da assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici a Palazzo Carafa; il segretario comunale Vincenzo Specchia ai tempi dell’amministrazione Perrone; Luigi Maniglio, in veste di dirigente dell’ufficio Tecnico; Damiano D’Autilia, come assessore alle Politiche giovanili ed Innovazione tecnologica e Nunzia Brandi, assessore ai Servizi Sociali. Nel lungo elenco compaiono anche decine e decine di inquilini che avrebbero beneficiato degli alloggi residenti nella zona della 167. Le accuse ipotizzate vanno dal concorso in abuso d’ufficio, passando per l’omissione in atti d’ufficio, il falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e, infine, invasione di edifici.
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, diretti dal tenente colonnello Nicola De Santis, abbracciano un arco temporale piuttosto ampio che va dal gennaio del 2006 al luglio del 2015. Il sospetto è che gli alloggi sano stati assegnati agli amici degli amici favorendo qualche aspirante sprovvisto dei necessari requisiti o non collocato in posizioni utili nelle graduatorie specifiche. Non solo. Sarebbero emersi anche intrecci con personaggi della criminalità organizzata che gravitano negli ambienti contigui con la Sacra corona unita. L’intero carteggio investigativo verrà ora attentamente spulciato nei prossimi sei mesi.
F.Oli.