NARDO’ (Lecce) – Non ci sono elementi certi per ritenere che l’indagato sia effettivamente un caporale. E’ uno dei passaggi centrali contenuti nell’ordinanza con cui il gip Alcide Maritati ha convalidato l’arresto senza però applicare alcuna misura cautelare nei confronti di Ayouba Conde, 21enne originario della Guinea, arrestato il 27 luglio scorso con l’accusa di intermediazione illecita. Il gip, nel proprio provvedimento, ha affrontato le modalità dell’arresto, le dichiarazioni dell’uomo, le testimonianze delle tante persone informate dei fatti contestando in più punti l’indagine condotta dai carabinieri con l’operazione “Aspra Terra”.
Per il giudice, infatti, non si può escludere che Conde sia un semplice lavoratore (come da lui sostenuto nel corso dell’udienza di convalida alla presenza del proprio avvocato Daniele Lutrino), o, al più, un semplice trasportatore a bordo di una macchina vetusta di altri lavoratori dal campo “Boncuri” fino ai terreni in cui viene effettuata la raccolta dei pomodori. Gli stessi braccianti, sentiti a sommarie informazioni dai carabinieri, avrebbero escluso che fosse Conde a reclutare la manodopera ma un’altra persona sempre di origini africane dalle caratteristiche somatiche diverse e di cui nessuno ha saputo o voluto fornire le generalità. Inoltre la semplice dimostrazione che Conde si facesse pagare per il trasporto in auto (verosimilmente 5 euro per ogni trasportato) non può rappresentare autonomamente un indice di sfruttamento.
Nell’ordinanza il gip non risparmia neppure una bacchettata ai carabinieri in assenza dei necessari approfondimenti investigativi che avrebbero dovuto essere eseguiti (evidentemente prima di operare un arresto). In mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, il giudice ha così scarcerato il cittadino africano. Ma allora chi sarebbe il caporale?Le indagini ripartono da questo punto interrogativo dopo un blitz eseguito nei giorni scorsi nelle campagne di Nardò. I militari, in borghese, avevano raggunto masseria “Boncuri” dove circa 200 lavoratori stagionali di origine extracomunitaria vivono in zona.
I militari hanno osservato i movimenti di un 21enne originario della Guinea, Ayouba Conde: per ben tre giorni, avrebbe trasportato i lavoratori a bordo di una Ford Escort, fino a località Santa Rosa, in agro di Sannicola, presso un terreno gestito da un 55enne di Nardò, L.D. I carabinieri hanno seguito tutti i movimenti del giovane, risultato privo di patente di guida, per poi palesarsi e arrestarlo in flagranza di reato per intermediazione illecita. L’imprenditore, che si è visto immediatamente sospendere l’attività, è stato invece denunciato per impiego di manodopera mediante intermediazione in condizioni di sfruttamento e per la violazione della normativa in materia di lavoro e di igiene. Nei suoi confronti sono state elevate sanzioni per un totale di 48mila e 168 euro.
F.Oli.