Squinzano (Le) – Ultimo scampolo d’estate per gli impavidi di Via Matteotti. La ripresa delle attività, a settembre, condurrà il paese alle elezioni del 2018 con uno scenario politico sicuramente diverso da quello del 2013. La coalizione Squinzano Viva, capitanata da bravehearth Miccoli, che invitava ad immaginare il futuro, in principio aveva una composizione leggermente differente da quella attuale: basti pensare ai consiglieri Umberto Carrozzo e Fernanda Metrangolo passati sui banchi dell’opposizione. Quest’ultima poi dimissionata in maniera quantomeno singolare a seguito delle indagini della DIA di Lecce che hanno investito il Consiglio Comunale ed hanno praticamente bloccato per un anno l’attività amministrativa.
L’ennesimo bilancio sull’operato della giunta Miccoli nella sua prima consiliatura potrebbe condensarsi in una sola domanda: rimarrà impresso qualcosa nella memoria degli squinzanesi?
Dopo le recenti amministrative leccesi, che hanno visto primo cittadino e vice della compagine squinzanese fare compagna elettorale per due candidati diversi, c’è da chiedersi se il quadro politico di Squinzano, già da tempo in subbuglio, ne subirà gli effetti oppure no. I referenti politici del capoluogo che, in seguito alle ultime elezioni, hanno perso la loro roccaforte leccese, daranno ancora gli indirizzi politici su cui il magma del centrodestra potrà muoversi? Le grandi manovre, già cominciate in sordina prima dell’estate, a settembre dovrebbero palesare lo scenario politico prossimo venturo.
Il centrosinistra locale, intanto, vive una situazione di stallo, dopo l’esperienza della coalizione ibrida del 2013 sono tante le voci che si rincorrono ma nessuna con fondamenti concreti.
Si parte dalle insicurezze della consigliera Maniglio che, per il momento, sembra sia indecisa se ricandidarsi oppure no, per approdare sulla granitica volontà della consigliera Mazzotta che si ricandiderà di sicuro in quale coalizione però non è dato saperlo. Da non sottovalutare inoltre il mai dimenticato, a detta dei suoi sostenitori, ex sindaco Gianni Marra che, attualmente, esclude una sua possibile ricandidatura. Per il resto? Il popolo della sinistra auspica la creazione di una lista di giovani farcita con attori di lungo corso della politica locale.
Fervono i lavori, dunque, nel cantiere delle politiche della primavera 2018 con l’obiettivo di creare un possibile schieramento che contrasti la marcia delle legioni della attuale maggioranza verso una nuova vittoria che, i soloni del circo massimo della politica squinzanese, dicono sia meno scontata di quella di cinque anni fa.
L’aria fra non molto diventerà frizzante in tutti i sensi, il termometro della politica continuerà a salire. Per chi volesse fare un breve ripasso fra quanto promesso da chi ha vinto ed anche da chi ha perso, basterà riguardare i programmi elettorali realizzati ed in che modo dalla maggioranza e le battaglie portate avanti dall’opposizione.
Per chi ha assistito ai consigli comunali il quadro complessivo non è molto confortante, ma la speranza che le cose migliorino c’è sempre e la speranza si sa è l’ultima a morire.
Oronzo Perlangeli