Lecce – «Posso dire che sicuramente l’esito di questo primo anno di lavoro fatto dall’Istituto è positivo. Ciò che ha caratterizzato il lavoro dell’ICS è stato quello di dare avvio ad una rete virtuosa di collaborazioni che ci lega a enti e ad altre associazioni. Un lavoro di partnership avvenuto guardando anche al di fuori del contesto locale e sfociato poi in veri e propri progetti». Questa l’analisi di Annalaura Giannelli, presidente dell’Istituto di Cultura Salentina che, con appena un anno di attività alle spalle dalla sua costituzione, archiviato il periodo estivo, tira le somme sul cammino intrapreso per verificare quanto le premesse iniziali abbiano avuto seguito e per definire i futuri passi di un’associazione nata con la specifica vocazione di diventare un punto di riferimento sociale, culturale e artistico.
«Certo, la rete che andiamo a costruire va rafforzata. Dobbiamo lavorare a quelle che sono le basi per poter programmare un futuro. Stiamo strutturando sempre meglio l’Istituto, c’è bisogno di una diversificazione nelle varie sezioni con relativi delegati e responsabili ma, considerando che è passato solo un anno, abbiamo veramente messo dei punti fermi che ritengo estremamente importanti e che evidenziano quello che è l’andamento e la mission dell’Istituto».
Punti fermi che si concretizzano tra l’altro in 5 protocolli d’intesa con l’Associazione Made in Murgia – Altamura, l’Associazione Apulian Way Italiani in Cina, con il Centro Culturale Italiano di Siviglia, l’Associazione Regionale Pugliesi Milano e con la Confindustria Lecce. Tutto questo reso possibile grazie al lavoro di una squadra di persone molto affiatate che condividono progetti e valori.
«Con le associazioni con cui si collabora, che sono presenti sul territorio, si è creato un rapporto molto stretto. Crediamo nella sinergia che si può creare con il mondo delle associazioni e con il mondo del volontariato perché ritengo che proprio lì ci sia una cellula di purezza di passione scevra in linea di massima da interessi – ci tiene a precisare Annalaura Giannelli – L’atteggiamento sereno e di condivisione che caratterizza l’ICS trova un positivo riscontro anche da questo punto di vista. È necessario fare sintesi sul territorio, cioè portare le associazioni, se non tutte almeno una parte, ad imparare a dialogare tra loro e a camminare insieme per consentire che piccoli eventi possano diventare grandi progetti; se ciò avviene la ricaduta è per tutti. Si cresce e si cresce tutti insieme». Il Master in Storia e Cultura Salentina, tenutosi a Lecce da Gennaio ad Aprile 2017 e che ha visto l’adesione di 15 associazioni operanti sul territorio, è la prova evidente di come l’Istituto sia riuscito a inserirsi bene nel tessuto culturale del territorio.
«L’altra mission che ha portato risultati interessanti è quella legata ai ponti interculturali perché credo che il Salento, anche per la sua posizione geografica, sia come un cul de sac dove è difficile far circolare l’aria quindi, per far crescere il nostro territorio, dobbiamo essere capaci di lasciarci contaminare senza paura, nel rispetto e nella consapevolezza della nostra identità – conclude il presidente dell’ICS – D’altronde bisogna portare il Salento fuori. Questo credo che sarà il futuro dell’ICS: conseguire dei risultati per il bene di tutti, cercando di portare alta la bandiera del nostro Salento fuori dai nostri confini, facendoci conoscere, aprendoci agli altri».
Marcella Negro