POGGIARDO – L’Europa dà l’opportunità a tanti giovani di conoscere nuovi paesi, scambiare idee, progetti e conoscenze. I progetti Erasmus, in questi anni, sono stati un successo, perché hanno arricchito culturalmente e collegato centinaia di migliaia di giovani europei. Ieri il Comune di Poggiardo ha consegnato a 42 ragazzi, partecipanti al progetto di scambio culturale internazionale, promosso dall’Agenzia nazionale per i giovani e dall’Unione Europea, e realizzato dall’associazione culturale Smart, all’interno del programma Erasmus plus, degli attestati che nominavano i giovani ambasciatori di Poggiardo nel mondo. L’assessore Massimo Gravante ha voluto, attraverso l’ideazione di questo premio simbolico, costruire un ponte ideale di amicizia e di scambio con tutti i paesi d’origine dei partecipanti. “I ragazzi e la comunità si arricchiscono reciprocamente con questi progetti: per loro e per noi è una bellissima esperienza in cui raccontare la nostra cultura e le nostre peculiarità. Loro saranno i nostri ambasciatori all’estero, ogni volta che comunicheranno questa indimenticabile esperienza” – ha commentato il sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati.
L’attestato ha un valore simbolico, e rappresenta l’intenzione del Comune, di valorizzare i giovani, come enzimi di cambiamento, portatori di cultura, di integrazione e di solidarietà tra tutti i paesi dell’ordine europeo e non solo. I paesi partecipanti sono infatti Ukraina, Armenia, Georgia, Romania, Grecia e Italia.
Durante la conferenza, c’è stato uno scambio di doni, e la presentazione delle varie culture dei paesi partecipanti: la partecipazione è stata notevole ed è stata coinvolta tutta la comunità. Alla fine della conferenza tutti hanno ballato i balli tipici di ogni nazione insieme ai 42 protagonisti della serata.
È stata una brillante iniziativa, che ha permesso ai giovani del territorio di entrare in contatto con il programma Erasmus plus, permettendo loro, in questo modo, di partecipare a scambi culturali all’estero, che hanno l’obiettivo di promuovere la pace e la tolleranza, nonché di formare i giovani attraverso l’acquisizione di competenze e professionalità che potrebbero utilizzare nel loro futuro lavorativo.