LECCE – È in lacrime il figlio dell’anziano che pochi giorni fa ha perso la vita, dopo un impatto violentissimo all’altezza dell’incrocio tra Via Rogerone e Via Giammatteo: “Non è giusto che si tengano gli occhi chiusi. Quando si vuole, le cose si fanno. Mio padre stava bene anche se ottantenne, avremmo potuto averlo tra noi ancora. Serve un’infrastruttura che metta tutto in sicurezza”. È una domenica di lacrime e amarezza: si piange un nuovo morto. La strada è di proprietà della Provincia di Lecce, ma c’è un progetto che coinvolge anche il Comune di Lecce per risolvere il problema della sicurezza su quella pericolosissima arteria stradale. I tempi della burocrazia, dei bandi e dei lavori sono infiniti in Italia: la rabbia cresce.
“Pochi giorni fa si è verificato l’ennesimo incidente, il secondo mortale sulla Lecce-Frigole incrocio via Roggerone – tuona Luca Pasqualini, ex assessore alla Mobilità e oggi consigliere di minoranza – Un anziano perde la vita. Quando ero assessore alla mobilità e trasporti, ho provveduto ad attivare le procedure per la realizzazione di una rotatoria.
È stato affidato l’incarico per redigere il progetto preliminare e quello definitivo.
Il progetto preliminare pronto ormai da tempo e consegnato all’assessorato alla mobilità. MA è rimasto nel cassetto!
Doveva essere approvato in giunta per dare seguito a quello definitivo!
L’opera è stata inserita anche nel piano delle opere pubbliche.
Sindaco a che punto sono le procedure per la realizzazione dell’opera?
Perché il progetto non è stato ancora approvato dalla giunta?
Sono vicino al dolore che ha colpito la famiglia Errico”.
Il guaio è che sono finiti i soldi su quel capitolato: non sarà facile reperirli subito per il Comune, in tempi di spending review. Certamente, il nuovo caso di cronaca darà un’accelerata all’iter. “Il Comune sta cercando di reperire le risorse al più presto – spiega il vicesindaco, Alessandro Delli Noci, che è anche assessore ai Lavori Pubblici – La precedente amministrazione ha programmato il progetto senza trovare le risorse. Cosa ha fatto Pasqualini per cinque anni all’Assessorato alla Mobilità? Il problema esisteva anche cinque anni fa”.
Garcin