COMACCHIO/ NARDÒ (Lecce) – Dopo avere litigato in un pub con un suo conoscente, aveva chiamato il 112 sostenendo di essere stato minacciato con una pistola dal suo rivale. Le indagini dei carabinieri, però, dopo circa un mese hanno consentito di accertare la verità: l’uomo si era inventato tutto. Ed è stato così denunciato per procurato allarme.
Nei guai è finito un 46enne di Nardò, già noto alle forze dell’ordine e residente a Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, deferito in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Comacchio.
I fatti di cui è accusato il salentino risalgono al 25 agosto scorso. L’uomo, dopo avere litigato con un suo conoscente all’interno di un locale di Lido di Spina, frazione balneare di Comacchio, aveva pensato di chiamare i carabinieri, sostenendo di essere stato minacciato con l’arma.
Probabilmente la sua intenzione è stata quella di fare passare i guai all’uomo con cui aveva litigato, ma alla fine è stato smascherato dai carabinieri che, al termine delle indagini, dopo avere ascoltato testimoni e visionato filmati di sicurezza, hanno accertato che non era stata esibita alcuna pistola nei confronti nel neretino. L’uomo è stato così denunciato.