OTRANTO (Lecce) – “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale” dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi a cura di Maria Cristina Bandera, e “Genius Loci. Nel teatro dell’arte” di Roberto Cotroneo, è la doppia mostra, forse la più visitata dell’estate in tutto il Salento, esposta nel Castello Aragonese di Otranto fino al 24 settembre 2017.
L’evento, che ha aperto i battenti lo scorso 11 giugno, è organizzato da Civita Mostre e dal Comune di Otranto, si snoda in due percorsi, il primo riguarda le opere tra cui una originale e una in copia proveniente sempre dalle mani di Caravaggio, insieme a quelle di altri artisti caravaggeschi che hanno operato in tutto il territorio dell’Italia meridionale. Le opere sono state fornite dalla Fondazione di Studi di Storia dell’arte Roberto Longhi, noto studioso italiano e collezionista di rilievo internazionale.
Come riportato tra le informazioni presenti sulle pareti della mostra, Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura di Michelangelo Merisi, così da intenderlo come “il primo pittore dell’età moderna”, e all’artista dedicò la sua tesi di laurea nel 1911, periodo in cui Caravaggio non era ancora conosciuto nel panorama dell’arte italiana.
Nella mostra si può ammirare la famigerata opera originale “Il ragazzo morso da un ramarro” risalente all’incirca al 1596-1597, nonché le opere di altri artisti come quelle di Matthias Stom, a lungo attivo in Sicilia, in cui è presente una commistione tra la cultura nordica del caravaggismo olandese e la pittura italiana. Vi sono poi le opere di Lanfranco, del Maestro dell’Annuncio ai pastori, di Filippo Napoletano e di Giacinto Brandi, nonché due opere di Mattia Preti, che ha saputo diffondere in tutto il Seicento l’importanza della tradizione caravaggesca.
Nella mostra vi è inoltre una proiezione del film di Mario Martone “L’ultimo Caravaggio” del 2004, in cui il regista ricostruisce in modo nostrano gli ultimi anni della vita di Caravaggio nell’Italia meridionale, usando come espediente estetico e drammaturgico le periferie di Napoli e alcuni momenti quotidiani di persone riprese nelle stesse pose di alcune opere del Merisi.
Con un unico biglietto è possibile visitare anche un’altra mostra dal gusto decisamente voyeuristico, presente all’interno del Castello Aragonese di Otranto: “Genius Loci. Nel teatro dell’arte” di Roberto Cotroneo, scrittore e saggista, autore tra gli altri di un romanzo “Otranto” e di una raccolta di poesie “I demoni di Otranto”. Da fotografo, Cotroneo si è dedicato ad immortalare il pubblico negli spazi espositivi, esaltandone i loro movimenti, le posture, le espressioni, la capacità di attraversare gli spazi, le soglie, i luoghi.
Per info:
http://www.mostracaravaggio.it/
http://www.civita.it/Civita-Cultura-Holding/Mostre/Roberto-Cotroneo-Genius-loci-nel- teatro-dell-arte
Guglielmo Ruberti