TAVIANO (Lecce) – Non convalida del fermo e arresti domiciliari. E’ l’esito dell’udienza di convalida a carico di A.D.T., operaio 27enne di Latina, accusato di aver violentato una turista 19enne di Anzio in un villaggio turistico di Mancaversa (marina di Taviano) nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Il gip Edoardo D’Ambrosio ha accolto la richiesta dell’avvocato Biagio Palamà nonostante il pubblico ministero Francesca Miglietta avesse chiesto la convalida del fermo e la misura in carcere. La tesi difensiva è stata suffragata da una serie di elementi già acquisiti e illustrati agli investigatori: il ragazzo è stato identificato nell’immediatezza dei fatti; ha reso sommarie informazioni fornendo la sua versione sui fatti e per disporre una misura detentiva mancavano i requisiti del pericolo di fuga e della reiterazione del reato perché i due giovani risiedono in città differenti.
Stando al racconto della vittima, la ragazza sarebbe stata violentata dal turista nella sua camera da letto. Subito dopo, il presunto molestatore si sarebbe allontanato. Una ricostruzione smontata dall’indagato sia in caserma che in carcere. Davanti al gip il giovane ha ripercorso i momenti salienti di quella notte. A.D.T. ha raccontato di aver trascorso la notte insieme ai suoi amici in una discoteca di Gallipoli per rientrare nella struttura all’alba di mercoledì. Subito dopo il turista avrebbe raggiunto un bungalow vicino in cui villeggiava una ragazza con cui aveva intrattenuto una veloce relazione nei giorni precedenti. Si sarebbe avvicinato ad alcune giovani chiedendo informazioni della loro amica (nome di fantasia Stefania) senza ricevere indicazioni utili.
A quel punto, il 27enne sarebbe entrato in una camera da letto dove dormiva una giovane credendo di aver trovato Stefania. In realtà si trattava di un’altra ragazza. A dire di A.D.T., i due erano ubriachi. Avrebbero iniziato a chiacchierare confidando particolari sulla serata. Poi, secondo il racconto del ragazzo, la turista l’avrebbe invitato a dormire insieme. A.D.T. si è soffermato sul punto focale dell’intera vicenda. Ha ammesso di aver avuto un rapporto del tutto consenziente interrotto non appena la ragazza ha manifestato un palese pentimento. La 19enne sarebbe così scappata. Avrebbe chiesto aiuto ad alcuni suoi amici che avrebbero bloccato il turista. Da questo momento in poi la ricostruzione è più fluida. A.D.T. è stato condotto in ospedale. Aveva un tasso alcolemico ben oltre il tasso limite e, dopo la denuncia della presunta vittima, è stato dapprima interrogato in caserma, arrestato e infine accompagnato in carcere.
F.Oli.