LECCE – Confidando sempre nell’attenzione e nell’entusiasmo di chi ha voglia di approfondire il valore storico e artistico della nostra Lecce – fin dalle sue più profonde radici – riprendiamo nostro itinerario presso i più importanti palazzi di Lecce. Spesso dimentichiamo, infatti, che ciò che fa da sfondo alle nostre piacevoli passeggiate e rende più confortevoli i nostri affrettati e consueti percorsi cittadini, è la concreta esistenza di quello che ci hanno lasciato antiche famiglie, architetti e religiosi vissuti secoli addietro, di cui ora il monumento, che ha resistito nel tempo, è l’unica loro testimonianza. Di questi palazzi, oltre a rilevare la differente struttura e il diverso valore artistico rispetto agli edifici moderni, è necessario inquadrare la storia che è legata alla famiglia di appartenenza per una più esatta e approfondita ricostruzione delle origini.
È opportuno premettere che l’architettura civile storica di Lecce, importante artisticamente come le chiese, è caratterizzata da monumenti che vanno dalla metà del ’500 a fine ’700. Ciò è dovuto al fatto che gli edifici costruiti precedentemente a questo periodo vennero completamente ristrutturati e modificati in parte durante il Barocco. Alcuni palazzi cinquecenteschi, tuttavia, sono stati addirittura portati a termine all’inizio del XX secolo come il palazzo Personè, che pochi conoscono, situato accanto alla chiesa di S. Irene. L’edificio, di origine cinquecentesca, ha subito non poche trasformazioni nel corso dei secoli e soltanto nel primo decennio del ’900 è stato costruito il secondo piano. I portoni d’ingresso sono di stile catalano-durazzesco, ma di notevole importanza architettonica sono anche gli ampi balconi sostenuti da mensole, raffiguranti animali allegorici, la colonna angolare e lo stemma araldico.
Presso piazzetta Falconieri troviamo il palazzo Marrese. Tale edificio ha una notevole importanza artistica per la varietà e la ricchezza dell’architettura. La facciata, infatti, è ricca di motivi che vanno dalle mensole figurate del balcone alle cariatidi che affiancano il portone: degne di particolare attenzione, inoltre, sono le statue nei timpani spezzati, i motivi delle punte di lancia discendenti dal cornicione e “la valva pecten” che, evocando le acque dove si forma, partecipa al simbolismo della fecondità propria dell’acqua.
Non lontano da palazzo Marrese, in via Palmieri, è ubicato il palazzo omonimo che ha rilevanza storica in quanto ospitò, rispettivamente nel 1807 e nel 1813, Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat; quest’ultimo incise il proprio nome sullo specchio di una mensola, col diamante del suo anello, per sigillare per sempre la sua permanenza in quel luogo. Il palazzo Palmieri rappresenta un esempio di abitazione privata cinquecentesca rimaneggiata nel 1700. Esso è costituito dal pianterreno e dal piano nobile, in cui risiedeva la famiglia, a cui si accede da una scala scenografica. Caratteristici sono il portale esterno di stile catalano-durazzesco e l’ipogeo del IV secolo d.C. nel giardino annesso.
Sempre situato nel caratteristico centro storico della città va ricordato anche il Palazzo denominato dello Spirito Santo, un tempo uno degli ospedali di Lecce. Fondato nel 1392 da Giovanni D’Aymo, l’edificio, imponente e austero, fu ricostruito nel 1548 dall’architetto Gian Giacomo Dell’Acaya, a sue spese, che ne mantenne per lungo tempo il rettorato. L’ospedale accoglieva infermi e, molto probabilmente, bambine “esposte”, cioè trovatelle. Infatti, al civico 5 dell’adiacente via A. Galateo, vi era la “ruota”, in cui si deponevano i bambini illegittimi non desiderati. All’interno dell’ex-ospedale, vi è la chiesetta realizzata con fondi ottenuti con la raccolta di elemosine. Gli infermi potevano, pur stando a letto, assistere alla celebrazione della messa officiata sull’altare maggiore. L’intera opera, probabilmente, fu progettata e realizzata da G. Zimbalo. Tuttavia, nel XVIII secolo, si trovò in condizioni economiche disastrate, più che altro per dispute di gestione amministrative tra autorità civili ed ecclesiastiche locali. In tempi più recenti, ha ospitato uffici pubblici e una sala cinematografica.
Lo spazio a noi consentito non ci ha permesso di soffermarci su altri palazzi interessanti della nostra città, situati nei pressi di piazza S. Oronzo, immancabile meta dei numerosi turisti in visita nel Salento. È nostro impegno, quindi, dopo aver soddisfatto la curiosità del lettore intorno ai palazzi forse meno conosciuti, ma altrettanto importanti, concludere la nostra descrizione nel prossimo numero, dedicandoci agli edifici più noti e famosi per la loro storia e architettura.
Gionata Quarta