di Gaetano Gorgoni
LECCE – Il vantaggio era di quasi dieci delegati, ma in serata Morciano ha recuperato. I due aspiranti alla segreteria Pd stanno lavorando alacremente, circolo dopo circolo per prevalere. Non si tratta solo di Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli, e Ippazio Morciano, sindaco di Tiggiano: dietro di loro si sfidano i sostenitori e i detrattori del presidente Michele Emiliano. Con Minerva c’è la corrente del governatore, che a livello nazionale è minoritaria, ma in Puglia detta legge. Con Morciano renziani e orlandiani uniti, compresi parlamentari di peso come la viceministra Teresa Bellanova. Renzi domani potrebbe andare a Nardò: il rinnovo della segreteria provinciale si interseca con le elezioni politiche. C’è la necessità di tenere sotto controllo il territorio dove governa Emiliano.
La prima battaglia dei renziani è avere un proprio segretario provinciale. Minerva, l’avversario, è ancora in testa. Ieri si sono tenuti i congressi nei seguenti paesi: Martignano, Salve, Vignacastrisi, Otranto, San Pietro in Lama, Poggiardo, San Cassiano e Lizzanello. Si sono svolti tutti regolarmente e hanno segnato il recupero di Morciano: su otto delegati se ne aggiudica sette. Ora sono 20 per Minerva, contro i 17 di Morciano. Il 22 di terrà il congresso leccese: saranno determinanti gli orientamenti di assessori di peso, come Signore e Foresio. Il primo è stato a cena di recente con Emiliano, il secondo è un renziano doc. In palio ci sono 15 delegati da portare nella sfida finale del 24 ottobre, quella in cui sarà eletto il segretario.