COPERTINO (Lecce) – Sono poche le notizie che abbiamo su Evangelista Menga, architetto militare che progettò il castello di Copertino, per poi provvedere al rinforzo delle opere militari nell’isola di Malta.
Nacque a Francavilla Fontana e alcuni documenti notarili attestano la sua presenza a Copertino nel 1560. Diventato architetto e ingegnere militare dell’Imperatore Carlo V, prestò la sua opera nella fortificazione delle piazze e dei castelli di Mola di Bari, Barletta e Copertino, costruiti secondo i nuovi criteri imposti dall’utilizzo delle armi da fuoco ed in special modo dalle moderne artiglierie nel corso delle battaglie, tuttavia il suo intervento di maggiore portata fu, senza dubbio, quello prestato nelle fortificazioni dell’isola di Malta, per conto del Cavalieri dell’Ordine Gerosolimitano.
Giunto a Malta nel 1560, al seguito dell’Imperatore Carlo V, gli fu assegnato il compito di rinforzare i bastioni che proteggevano l’isola e di progettare le fortificazioni dello Spur. Un documento ritrovato nella Biblioteca Nazionale dell’isola, ne attesta la presenza in loco durante l’assedio condotto dai Turchi, di Solimano il Magnifico e la furibonda lotta fra i Cavalieri di Malta, agli ordini del Gran Maestro Jean Parissot de la Vallette, e i Musulmani comandati dall’ammiraglio Piali, dal generale Mustafà Pascià e dal re di Tripoli: il pirata Dragut Reis, noto anche per il suo assedio a Vieste nel 1534.
Secondo quanto afferma il documento in questione, in tale occasione il Menga seppe dare prova delle sue conoscenze di architetto militare, oltre a partecipare attivamente allo scontro, al punto da meritarsi uno stipendio di 300 scudi, vita natural durante, per il suo valore e, probabilmente, anche il titolo di Cavaliere di Grazia, concesso a chi si fosse distinto per particolari meriti o imprese. Scendendo nei dettagli, l’architetto si distinse, oltre che per la partecipazione all’approntamento delle opere difensive, anche nella distruzione di un ponte costruito dai Turchi con l’intento di penetrare nel Forte di San Michele. Per la cronaca, dopo l’assedio di Malta, i Turchi sarebbero stati sconfitti in maniera definitiva nella Battaglia di Lepanto del 1571.
Non conosciamo la data della sua morte che, comunque avvenne dopo il 1571.
Cosimo Enrico Marseglia
Cosimo Enrico Marseglia nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Ha collaborato con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età
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