di Gaetano Gorgoni
ARCORE – Lorenzo Cesa, Antonio De Poli e Salvatore Ruggeri hanno incontrato in serata Silvio Berlusconi: è stato un colloquio “cordiale e proficuo per tutti”. I vertici dello Scudocrociato hanno intenzione di correre col loro simbolo apparentati con Forza Italia e il leader forzista ha dato la sua benedizione: richiesta accettata. La questione Fitto per il momento è congelata. “Bisognerà aspettare il 5 novembre, capire quale sarà la legge” – spiega il tesoriere nazionale, Salvatore Ruggeri. Nessun problema per la situazione pugliese, come ci spiega al telefono il coordinatore regionale centrista: “Ho fatto un’alleanza con Michele Emiliano e la rispetto. Lo stesso presidente Berlusconi stima il governatore pugliese. L’ingresso nel partito di altri fittiani ci potrebbe essere: siamo aperti. Ma per altre operazioni bisognerà attendere ancora. Penseremo dopo a Fitto”. L’Udc, dunque, apparentato con i forzisti e con qualche nuovo ingresso, punta a superare la soglia del tre per cento.
La questione Fitto si può risolvere in un secondo momento. Però in questo modo la grande coalizione dei centristi si sgonfia: Costa, Parisi, Fitto, Quagliariello e altri avevano immaginato di dar vita con l’Udc a una grande lista civica nazionale centrista in occasione delle politiche. Il leader di Direzione Italia avrebbe addirittura voluto una coalizione autonoma rispetto al Forza Italia. Le cose per i fittiani si complicano. Per ora è chiaro che l’Udc sta con Berlusconi a Roma e con Emiliano in Puglia. Si può fare. In politica si può tutto. Anche riuscire a stare con Fitto, Berlusconi ed Emiliano insieme? Questo si vedrà. Se l’idea di Cesa di chiudere un accordo con il leader di Direzione Italia dovesse prendere forma, non sarà facile tenere a bada tutti i mal di pancia di certi esponenti centristi pugliesi.