LECCE – Vent’anni di ricerca, vent’anni di vita in più.
Il ciclamino della ricerca torna nelle piazze italiane a sostegno dei ricercatori FFC.
Appuntamento domani 21 ottobre in Piazza Sant’Oronzo a Lecce per dare respiro alla ricerca.
A fronte di una donazione sarà possibile contribuire al sostegno dei progetti scientifici promossi dalla Fondazione.
Fino al 30 ottobre sarà inoltre possibile contribuire al progetto strategico Task Force for Cystic Fibrosis anche con un semplice sms da 2 euro o una chiamata, da rete fissa, da due/cinque euro al 45547.
Il numero solidale sarà diffuso dalle maggiori emittenti televisive e radiofoniche nazionali per portare sostegno e speranza alle migliaia di ragazzi malati di fibrosi cistica.
In questi vent’anni, anche grazie all’attività promossa da FFC Onlus e al contributo dei numerosi sostenitori, la fibrosi cistica è diventata progressivamente più curabile, progredendo da malattia dell’infanzia a malattia dell’età adulta, con un’aspettativa di vita che oggi supera i quarant’anni.
Ciononostante, in Italia si contano 2 milioni e mezzo di portatori sani, una persona su 25, in larga parte inconsapevoli, in grado di trasmettere la malattia ai propri figli. Per la fibrosi cistica non esiste ancora una cura in grado di risolverla alla radice e i malati sono soggetti a un rigido e quotidiano protocollo di terapie che, con il passare degli anni, si fanno sempre più gravose e di risultato incerto.
Attualmente, sono diversi i filoni di ricerca nei quali FFC ha scelto di investire le proprie risorse e dai quali si attendono importanti progressi, come sottolinea il professor Gianni Mastella, direttore scientifico della Fondazione: «Nel corso degli anni, per l’urgenza della richiesta e per la priorità del fine, FFC ha investito maggiormente e continuerà a investire in futuro soprattutto nell’area del difetto di base e delle sue possibili terapie. I risultati conseguiti con il progetto Task Force, alla ricerca del farmaco per la più comune mutazione in FC (F508del), aprono la strada alla sperimentazione in fase preclinica dei composti identificati, con l’obiettivo di approdare nel 2019 alla sperimentazione nel malato.
Ma anche nel campo dell’infiammazione e della microbiologia ci sono risultati interessanti. E anche qui la sperimentazione clinica è la prospettiva sempre più vicina per molecole che, con l’aiuto dei finanziamenti FFC, hanno fatto un lungo percorso passando da semplici ipotesi di laboratorio alla brevettazione».