LECCE – “La chiusura delle scorse settimane era solo un esperimento. Non c’è intenzione di fare nulla se non in maniera organica e con dei servizi a supporto. Noi siamo aperti al dialogo”. Questa è la linea del sindaco Carlo Salvemini e dell’assessore Paolo Foresio emersa nell’incontro con i commercianti leccesi di questo pomeriggio a Palazzo Carafa. Dunque, non c’è nulla di concreto, solo sperimentazioni in corso. Comunque, ci saranno altre chiusure al traffico, come nella settimana della mobilità. Una specie di tecnica a singhiozzo per capire cosa succede e per evitare di creare troppi problemi a chi ha degli esercizi commerciali in centro. Diversi gruppi di commercianti hanno chiesto a Salvemini chiarezza: molti hanno paura che il centro storico, con la chiusura delle strade esterne, diventi un deserto. In tempi di grande crisi il comparto commerciale non può permettersi di vedere i propri clienti emigrare nei centri commerciali dove il parcheggio è gratuito e si arriva senza stare in coda nel traffico.
Inizialmente l’atmosfera era tesa: si sono presentati un po’ troppi rappresentanti nella sala riunioni di Palazzo Carafa. La presenza di Pasqualini non è stata gradita da Salvemini. “Io ero lì da ex assessore alla Mobilità: ho sempre avuto a che fare con i commercianti, alcuni di loro mi hanno chiesto di rappresentarli, e volevo essere propositivo” – si ha spiegato il consigliere di Direzione Italia. In un video viene immortalato il discorso dell’ex assessore, ma poi il primo cittadino blocca le videoregistrazioni non autorizzate. Il sindaco si è irrigidito di fronte alla presenza di un consigliere di opposizione temendo la strumentalizzazione del confronto. Alla fine l’incontro ha avuto un esito positivo. Tutti più sereni, ma non troppo. “Sui giornali abbiamo letto le intenzioni di grandi chiusure da novembre a gennaio ed eravamo preoccupati – spiega un commerciante – Ora ci è stato detto che non sarà così e che è tutto da decidere. Speriamo che non restino solo parole”.
Ma c’è chi non ha una lettura così positiva: “Chiudere a singhiozzo destabilizza gli utenti: si fa un danno economico ai commercianti del centro e si spingono i clienti verso altri locali lontani. Chiudendo anche le vie esterne al centro, Via XXV Luglio e Viale Marconi, si desertifica tutto. Nessuno dei clienti di ristoranti di alto livello salirà su una circolare con la moglie per venire dai parcheggi di campagna fino ai ristoranti del centro. Si facciano prima i parcheggi, si diano servizi e poi ne parliamo”.
Garcin