F.Oli.
SQUINZANO (Lecce) – Parziali annullamenti e conferme nel processo scaturito dall’operazione “Game Over” con cui i carabinieri di Brindisi polverizzarono nel novembre del 2015 un presunto sodalizio attivo a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi. I giudici della quinta sezione hanno annullato per un capo d’imputazione la condanna a 8 anni e 6 mesi per Cristian Rocco Capilli, 31 anni, di Presicce, (difeso dall’avvocato David Alemanno) e di Lucia Grassi, 26 anni, di Surbo, a 4 anni e 4 mesi, per i reati contestati. Per il resto condanne confermate: 8 anni e 6 mesi Ivan Spedicati, 28enne, di Surbo; 8 anni e 2 mesi per Tonio Tauro, 52 anni, di Campi Salentina;7 anni a Debora Valzano, 30 anni di Squinzano e a Giuseppe Maggio, 34 anni, di Squinzano; 5 anni e 6 mesi per Maria Rosaria Cuna, 50 anni, di Monteroni. Anche per Cosimo Talò, di Cellino San Marco, (difeso dagli avvocati Paolo Cantelmo e Sabrina Mannarino), la condanna è stata confermata.
Poi ancora: 4 anni e 6 mesi a Ester Carlà, 48 anni, di Surbo; 4 anni e 4 mesi per Roberto Napoletano, 31enne di Squinzano; 2 anni a Roberto Colagiorgio, 37 anni di Surbo; 6 mesi in continuazione con due vecchie sentenze per Antonio Protopapa, 41 anni di Lecce.
L’operazione consentì di sgominare un agguerrito sodalizio attivo fra San Pietro, Cellino e Torchiarolo con ramificazioni anche in provincia di Lecce. Contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare a carico degli indagati, il gip Carlo Cazzella dispose il sequestro preventivo per sei autovetture, quattro abitazioni, libretti postali, carte pay dove venivano accreditate delle somme di denaro oltre ad una sala giochi e un panificio di Squinzano. I carabinieri di Brindisi smantellarono un presunto sodalizio specializzato nel traffico e spaccio di droga per sovvenzionare i detenuti e le loro famiglie. Il collegio difensivo era completato dagli avvocati Antonio Savoia, David Alemanno, Elvia Belmonte, Antonio Degli Atti, Ladislao Massari, Maria Cristina Brindisino e Umberto Leo.