F.Oli.
GALLIPOLI (Lecce) – La Procura di Lecce avanza richiesta di archiviazione per il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva accusato di abuso d’ufficio nell’inchiesta sul concorso per comandante della polizia locale. Secondo il pubblico ministero Paola Guglielmi, “a carico del sindaco non si ravvisano profili di illiceità nella sua condotta”. Ora l’ultima parola passerà ad un gip che ha tre strade davanti: archiviare il procedimento (accogliendo il ragionamento del pm); suggerire nuovi atti istruttori o disporre un’imputazione coatta.
Il caso riguardava il bando pubblico per il concorso finalizzato a individuare il nuovo comandante dei vigili urbani, pubblicato il 15 marzo e scaduto agli inizi di maggio. Sulle procedure di indizione la Procura aveva deciso di accendere un faro sulla scorta di ben tre denunce presentate dal vicecomandante dei vigili, Giuseppe Parisi (assistito dall’avvocato Giampiero Tramacere). E’ stato lui a contestare l’iter amministrativo seguito ritenendo di dover assumere l’incarico per naturale passaggio di ruolo e che non fosse pertanto necessario procedere a un concorso pubblico. A seguire il suo posto era stato preso, sempre ad interim, dal collega di Maglie.
In vista dell’estate, con l’aumento esponenziale popolazione, l’amministrazione comunale aveva poi ritenuto di non potersi più accontentare di un profilo costretto a dividersi tra gli impegni di Maglie e Gallipoli. Così il sindaco Minerva aveva impresso un’accelerata al concorso, ottenendo decine e decine di risposte da candidati qualificati e anche un avviso di garanzia per abuso d’ufficio. Secondo quanto denunciato da Parisi, il posto di comandante non poteva essere messo a concorso né interno ed esterno perché rimasto vacante e l’unico ad averne i requisiti per occuparlo sarebbe risultato lui stesso. Solo ed esclusivamente.
Da qui il sospetto di presunti favoritismi per agevolare la nomina di Paola Vitali che aveva ricoperto lo stesso incarico durante l’amministrazione dell’ex sindaco Francesco Errico. Da subito il primo cittadino difese il proprio operato. In virtù dei dei pareri legali dei suoi uffici, aveva valutato la mancanza del titolo di laurea un handicap fondamentale nel curriculum del vicecomandante. Nel corso delle indagini gli ufficiali di pg della polizia di stato, guidati dal vice questore aggiunto Antonio De Carlo, hanno acquisito tutta la documentazione dagli uffici comunali relativa ai vari conferimenti dell’incarico e del concorso stesso. Dallo spulcio delle carte il pm ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico del sindaco.