MONTERONI (Lecce) – Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa e non menzione) Emanuele Monaco, l’imprenditore edile di Monteroni, arrestato a luglio con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupeeacenti. La sentenza è stata emessa dal gup Michele Toriello. L’imputato era difeso dall’avvocato Stefano Pati. Nel corso di una perquisizione, i carabinieri della Compagnia di Lecce insieme ai colleghi di Monteroni sequestrarono una maxi serra di marijuana con circa 500 piante che crescevano alte e rigogliose.
L’insospettabile coltivatore aveva realizzato la piantagione in un terreno di pertinenza della sua abitazione, che sorge alla periferia del paese. Gli arbuti, alti dal metro e mezzo al metro e 70, erano protette da alcuni teli per evitare che qualche elicottero delle forze dell’ordine, durante i consueti giri di ricognizione, potesse notare la coltivazione illegale. Il blitz venne quindi esteso anche presso l’abitazione dell’uomo, dove i carabinieri ritrovarono i semi di canapa. Dopo l’udienza di convalida l’imprenditore ottenne i domiciliari. Con la sentenza di patteggiamento è tornato in libertà.
F.Oli.