NARDO’ (Lecce) – Comincia martedì 24 ottobre a Nardò un lungo percorso di riflessione sulle forme delle violenze di genere. Promosso da Cgil, Fp-Cgil e Nidil-Cgil di Lecce, il progetto «Io dentro Io fuori» è un processo di ricerca a tappe multiple che, attraverso le Pratiche Filosofiche, metterà a fuoco stereotipi, pregiudizi e false credenze per indagare, a partire da sé, la fenomenologia della violenza di genere.
L’attività – ideata e condotta dalla consulente filosofica Graziella Lupo Pendinelli – prevede un ciclo di incontri nel Distretto socio-sanitario di Nardò e nell’Istituto Comprensivo di Specchia, unitamente ad un percorso costante e laboratoriale che coinvolge il gruppo organizzativo (Fp e Nidil-Cgil). Si parte martedì mattina alle ore 11.30 a Nardò, con un appuntamento sui luoghi di lavoro, aperto agli operatori e operatrici della sanità e dei consultori oltreché alla cittadinanza. L’obiettivo è sperimentare un equilibrio tra la professione (fuori) e il proprio sistema valoriale (dentro). Questo ciclo di incontri proseguirà poi il 31 ottobre ed il 10 novembre (stesso luogo e stessa ora).
Il primo incontro nella scuola media di Specchia è in programma invece il 27 ottobre alle ore 11 ed è ideato in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Specchia e il Centro antiviolenza “Punto rosa”. Gli incontri interessano separatamente i genitori e il gruppo classe; con i giovani si utilizzerà il pretesto della fotografia nella forma del selfie per ascoltare esperienze mute, tra un dentro e un fuori trasparenti. Gli altri appuntamenti nella scuola di Specchia sono in programma il 9 ed il 21 novembre, sempre alle ore 11.
Chiudono questa prima tappa del percorso di riflessione, le giornate del 24 e 25 novembre. In occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne» Cgil, Fp-Cgil e Nidil-Cgil organizzeranno due manifestazioni aperte alla cittadinanza: venerdì 24 novembre all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo a Lecce (ore 10); sabato 25 novembre all’Istituto Comprensivo di Specchia (alle 18.30).
Le Pratiche Filosofiche
Le pratiche filosofiche sono attività che consentono di “riflettere” in modo condiviso con l’aiuto della strumentazione filosofica (logica, argomentazione, pensiero critico ecc.) e di particolari regole procedurali: la sospensione del giudizio, l’analisi delle alternative, il riferimento all’esperienza, l’attenzione al rispetto e alla responsabilità, il pensiero inclusivo, l’interrogazione continua, la messa in gioco di sé, la ricerca di verità e significati che abbiano efficacia pratica. Le principali tecniche utilizzate dalle Pratiche Filosofiche sono la Consulenza filosofica, la Comunità di Ricerca, il Dialogo Socratico, gli Esercizi Spirituali e le Pratiche Autobiografiche.
Le Pratiche Filosofiche aiutano: a chiarire la struttura concettuale e pratica di un problema; ad individuare presupposti impliciti di scelte, azioni e pensieri; a sviluppare consapevolezza riguardo a se stessi e alla propria visione del mondo; ad elaborare una comunicazione consapevole capace di ascolto dell’altro; a favorire la comprensione reciproca, individuare implicazioni e conseguenze di scelte e valori; a favorire il pensare insieme, in comunità; ad affrontare i cambiamenti, creare e sviluppare idee e concetti; a procedere sulla strada della ricerca della saggezza.
La sensibilità specifica della Cgil spinge a tenere d’occhio i luoghi di lavoro e in essi il manifestarsi tacito della violenza di genere, a vigilare sulle prassi illegittime e consolidate di ricatto e di negazione dei diritti alle donne; al contempo spinge a scrutare le continue forme di violenza che si esprimono verso le donne. Accanto alle esperienze di violenza subita dalle donne, per lo più definite nella loro eterosessualità, si considerano le altre violenze di genere contro e sui corpi di lesbiche, trans, omosessuali.