Di F.Oli.
SURBO (Lecce) – Potrebbe esserci una vendetta dopo una lite nel corso di una partita dietro l’accoltellamento di Giuseppe Fasano, 46enne di Surbo. I carabinieri del Norm di Lecce stanno verificando quanto accaduto giovedì pomeriggio a Cavallino per risalire ai responsabili del ferimento del custode della squadra di prima categoria Trio Asd accoltellato da due individui davanti casa giovedì sera. Si tratta di un accertamento. Nulla più. Nell’immediatezza, infatti, non c’è stato alcun intervento delle forze dell’ordine. Da quel che si sa, la gara contro la Virtus Lecce valevole per i sedicesimi di Coppa Italia si è conclusa con alcuni momenti di tensione tra i componenti delle due squadra e i militari stanno ora verificando quale ruolo possa aver avuto il custode. Le due squadre, tra l’altro, si incontreranno a breve anche in campionato.
Intanto Fasano è stato già dimesso con una prognosi di 15 giorni. L’accoltellamento si è verificato poco dopo le 19. L’uomo si trovava in casa in compagnia della madre con cui vive in via Francesco Lo Re. Qualcuno ha suonato al campanello. Ad aprire è stata la donna. Di fronte si sono presentati due uomini. Non avevano i volti travisati e hanno chiesto immediatamente di poter parlare con Giuseppe Fasano che hanno chiamato per nome il 46enne. L’uomo si è così affacciato. E’ uscito per strada dove è stato ferito da due uomini con una coltellata alla coscia destra. Subito dopo i due uomini si sono allontanati. L’allarme è scattato nei minuti immediatamente successivi. Fasano è stato trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” dove è stato sottoposto a tutti gli esami e accertamenti medici. Fortunatamente ha rimediato solo una ferita superficiale
L’uomo è stato sentito dai carabinieri. Ai militari avrebbe riferito di non conoscere i suoi aggressori. L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Maria Vallefuoco. La notizia del ferimento ha colto di sorpresa un’intera cittadinanza. A Surbo, infatti, Fasano è conosciuto come una brava e mite persona.