LECCE – Ancora polemiche sull’alternanza scuola-lavoro, tra diritti violati e poca chiarezza. Il Coordinamento universitario e l’Unione degli Studenti Lecce affilano le armi per una nuova battaglia di civiltà: “In questi giorni sono numerosissime le segnalazioni che abbiamo ricevuto in relazione ai percorsi di alternanza scuola lavoro e alle condizioni di edilizia scolastica in cui vertono gli Istituti delle scuole di Lecce e provincia. Il 13 Ottobre siamo scesi in piazza lanciando il primo sciopero dell’alternanza scuola lavoro, una prima grande provocazione lanciata al Paese per mettere in discussione e cambiare radicalmente il sistema di alternanza promosso dalla Legge 107. “Lo scorso anno abbiamo condotto un’inchiesta come Unione degli Studenti in relazione ai percorsi di alternanza scuola lavoro a seguito della quale abbiamo raccolto dei dati allarmanti circa le esperienze che gli studenti si sono trovati ad affrontare, tra percorsi a pagamento, violazioni di diritti, mancanza di decisionalità sui percorsi
– Dichiara l’Unione degli Studenti Lecce – E’ evidente come ad oggi l’alternanza sia un elemento di ulteriori diseguaglianze all’interno dei luoghi della formazione che vivono sempre più di limitazioni rispetto all’accesso agli studi a causa dei costi elevatissimi che gli studenti sono costretti ad affrontare”.
“E’ inaccettabile che ad oggi, su esplicita richiesta di Confindustria sia regalato il 100% di sgravi fiscali alle aziende nelle quali si strutturano i percorsi di alternanza scuola lavoro e che si continui a non prevedere alcun tipo di finanziamento sul Diritto allo Studio e per la ristrutturazione e messa in sicurezza degli Istituti scolastici” – continua l’Unione degli Studenti.
Il 24 novembre, in occasione degli Stati Generali dello Sfruttamento, siamo pronti a mobilitarci e a scendere in piazza nuovamente a fianco di docenti e lavoratori per rivendicare uno Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola lavoro, un Codice etico da imporre alle aziende nelle quali si strutturano e per scrivere assieme agli studenti la nostra proposta di legge regionale sull’alternanza scuola lavoro e sbloccare i finanziamenti per la Legge regionale sul Diritto allo Studio e chiedere, in relazione alle segnalazioni degli ultimi giorni, l’apertura di un tavolo tecnico sul Diritto allo Studio a livello provinciale. La mattina del 24 ci sarà il corteo che partirà alle ore 9 dalla stazione; nel pomeriggio si terrà un’assemblea pubblica in università in cui tutte le componenti accademiche si confronteranno sui temi caldi che hanno alimentato la mobilitazione di questo autunno.