LECCE – Anche la CNA chiede al presidente Alfredo Prete di applicare la sentenza del Consiglio di Stato, per consentire alla sua consigliera, Chiara Montefrancesco, di rappresentare la categoria in giunta. Inoltre la presidenza del CNA, che interviene con un comunicato, ritiene non più rinviabile un’operazione verità sulle minacce che in questi giorni hanno fatto molto discutere sulla stampa. Tra l’altro, i giudici amministrativi parlano di “inerzia, comportamento da stigmatizzare e perdurante inottemperanza”. Eppure, i componenti che erano stati eletti non sono stati reintegrati. Domani mattina se ne dovrebbe discutere nel Consiglio camerale.
“La CNA, di concerto con la presidenza e i suoi consiglieri Camerali e nell’esclusivo interesse del sistema imprenditoriale territoriale, alla luce di quanto è stato detto e scritto in questi giorni sui social network e sugli organi di stampa, chiede al presidente della Camera di Commercio di Lecce, un chiarimento dei fatti denunciati, all’interno degli organi camerali e lo esorta affinché si attivi a mettere in atto quanto dettato dalla sentenza n. 04133/2017 del Consiglio di Stato relativa alla elezione della giunta camerale, affinché gli organi camerali siano legittimati nella loro composizione e nel loro operato, nella piena trasparenza e legalità”.
Sempre in serata, si è aggiunto un comunicato di Roberta Mazzotta, che domani dovrebbe avere un faccia a faccia con il presidente Prete. La componente di giunta camerale chiede i documenti che riguardano la vicenda della Corte dei Conti. “Domani il Consiglio della Camera di Commercio si riunirà per discutere di bilanci e della sentenza del Consiglio di Stato, che non è stata applicata: ci si rifiuta di reintegrare gli altri componenti che ne avevano il diritto. In questi giorni, però, le gravi vicende che sono balzate agli onori della cronaca avrebbero imposto un’operazione verità. Chi è alla guida di un ente così importante ha l’obbligo di spiegare quello che sta succedendo. In primis il presidente Alfredo Prete, per una questione di trasparenza, dovrebbe fornire chiarimenti in merito alla vicenda della Corte dei Conti. Sul Nuovo Quotidiano di Puglia, infatti, giovedì 9 novembre, è apparsa la notizia di un sequestro in relazione a un vecchio concorso.
Io, a dispetto di chi mi “consigliava” di non interessarmi alla questione, in qualità di componente della giunta camerale, chiedo che venga fornita con urgenza copia del carteggio intercorso tra la Corte dei Conti di Bari e la Camera di Commercio.La cosa che mi lascia basita è che, dopo tutto quello che è avvenuto in questi giorni, il presidente Prete abbia dichiarato a Telerama che quello di domani è di un consiglio ordinario, come se fosse normale amministrazione: eppure parliamo della relazione previsionale e programmatica e della mia diffida ad ottemperare a una sentenza. Si sminuisce questo appuntamento per evitare interessamenti esterni? Invece, secondo me, il presidente Alfredo Prete darà importanti comunicazioni, ancor prima di cominciare a trattare gli ordini del giorno.
Garcin