Film di animazione a carattere biografico, drammatico e giallo di produzione britannica – polacca diretto Dorota Kobiela e Hugh Welchman verrà replicato a livello nazionale il 20 novembre 2017, dopo la prima uscita al cinema, durata dal 16 al 18 ottobre.
Si tratta del primo lungometraggio in cui i fotogrammi sono dipinti su tela con lo stile di Van Gogh, ad opera di 125 artisti. Lo spettatore guardando il film entra in contatto con il “mondo Vincentiano” e con l’anima dell’artista, attraverso la rappresentazione dei suoi quadri. Le tele rappresentate, 94 riprodotte interamente e fedelmente e 31 solo parzialmente, fungono da location rievocando i momenti della sua tormentata vita, consentendo di ammirare la bellezza, la fantasia, l’estrosità, l’atmosfera quasi onirica dei dipinti, suscitando le stesse emozioni che si proverebbero nell’osservare l’opera reale con in più il coinvolgimento empatico in relazione all’affascinante storia della sua vita e della sua morte.
Nell’illustrazione ovviamente non possono mancare i suoi più grandi capolavori come “Campo di grano con volo di corvi”, “Caffè di notte”, “Notte stellata” e svariati autoritratti e ritratti. La storia ha inizio con il giovane Armand Roulin, ragazzo senza progetti e nullafacente che riceve il compito, da parte di suo padre Joseph, un postino amico di Van Gogh che è deceduto da poco, di recapitare a Parigi, una lettera personalmente, a Theo fratello dell’artista. Il giovane non è entusiasta né convinto del suo incarico, si sente a disagio per l’amicizia tra suo padre e Vincent per i trascorsi di quest’ultimo che era noto per i suoi comportamenti alquanto bizzarri, infatti si tagliò un orecchio e fu anche ricoverato in un manicomio.
Tuttavia Armand giunto a Parigi non trova Theo semplicemente perché non c’è, da qui inizierà un percorso che lo porterà verso le persone più vicine al leggendario pittore quali prima Père Tanguy, commerciante di colori in un villaggio ad un’ora da Parigi e poi dal medico che lo curò negli ultimi momenti della sua vita, il dottor Paul Gachet. Il giovane Roulin si recherà alla locanda dei Ravoux posto in cui visse nelle sue ultime dieci settimane e ove morì Vincent a causa di un proiettile sparato nell’addome. Armand coglierà l’occasione di conoscere la figlia del locandiere Adeline Ravoux, la domestica e la figlia del medico. Il ragazzo visiterà anche il luogo in cui Van Gogh passò le sue ultime ore e farà conoscenza del barcaiolo che ebbe a che fare con lui, compiendo insieme allo spettatore, un’esperienza imperdibile che trasporta nel mondo e nella realtà parallela in cui viveva realmente l’artista.
I personaggi animati hanno il volto di attori quali: Douglas Booth è Armand Roulin, Eleanor Tomlinson ovvero Adeline Ravoux, Jerome Flynn impersona il dottore, Saoirse Ronan nei panni della figlia del dottore, Chris O’Dowd nel ruolo del postino Joseph Roulin, John Sessions interpreta il mercante di colori, Aidan Turner ossia il barcaiolo, Helen McCrory nella parte della domestica del dottore, ed infine ma non ultimo l’attore di teatro Robert Gulaczyk che riveste il ruolo di Van Gogh. Il film che ha ricevuto il Premio del Pubblico all’ultimo Festival d’Annecy, è meritevole di attenzione perché costituisce una perfetta fusione tra arte, tecnologia e pittura fornendo un’opera poetica e seducente incuriosendo gli amanti dell’arte ma non solo perché è un modo originale per avvicinare un po’ tutti a questo mondo.
Infatti i quadri di Vincent prendono vita fornendo messaggi inizialmente criptici che nel film invece offrono quei tasselli mancanti della sua storia, dando le giuste spiegazioni e significato alle sue opere, a tal proposito è assolutamente da ricordare una sua citazione “Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”; i quadri spiegano la sua vita e la sua vita spiega i suoi quadri.
Francesco Stomeo