SALENTO – La situazione da Lecce al Casarano è allarmante: le risonanze magnetiche a volte sono obsolete e spesso si fermano. Le liste d’attesa sono lunghissime e il privato viene messo fuori gioco. La risonanza magnetica dell’ospedale di Casarano è ferma da 10 giorni. A Lecce non è stata data nessuna risposta sull’uso di macchine obsolete, invece di quella che è stata acquistata di recente. Silenzio totale anche sulla questione dei budget, che sta penalizzando i privati che hanno scommesso sulla tecnologia e sull’innovazione. Sì, perché dopo aver dato le risorse a tutti indistintamente, anche ai privati che non avevano “grandi macchine”, si è deciso di bloccare tutto e di non ripristinare l’equità. Così i centri all’avanguardia sono costretti a far pagare un esame al prezzo non convenzionato e chi non ha i soldi va a subire disagi nel pubblico. Proprio in questo momento di grande sbandamento, invece, sarebbe stato più intelligente farsi aiutare a snellire le attese proprio dai centri all’avanguardia, che assicurano esami precisi in tempi veloci.
Un’idea efficace sarebbe quella di affidare le liste d’attesa ai privati, capaci di erogare prestazioni di alto livello, per poi pagarli extra – budget, attraverso fondi mai utilizzati, appartenenti ad altre branche. “La Sanità in Puglia è ridotta ormai allo sbando e purtroppo continua a pesare sulla salute dei cittadini salentini – spiega Luigi Mazzei in un comunicato congiunto di Puglia Popolare, vergato con l’ausilio del coordinatore provinciale sanità, dr. Ciro del Coco – Aggiungiamo alle tristi note delle disfunzioni quella della risonanza magnetica dell’Ospedale di Casarano, ferma dal 15 novembre scorso, a causa di un guasto causato dal temporale. Va detto che il servizio di RNM di Casarano è uno dei più attivi e celeri del territorio, ma resta il fatto che l’ospedale è privo da dieci giorni della diagnostica sia per i pazienti ricoverati in attesa che per gli esterni che si erano faticosamente prenotati. Sembra che Emiliano abbia deciso di abbandonare al suo destino l’Ospedale Ferrari di Casarano!
Dopo aver raccolto la lamentela di cittadini in attesa di un esame delicato e importante coma la risonanza magnetica, che già aveva avuto un iter lungo di prenotazione, grazie alle infinite liste d’attesa, ho personalmente dovuto constatare che la macchina risulta ferma e la sua riparazione procede a rilento ed interessa l’impianto esterno di raffreddamento dei magneti. Ma soprattutto non si ha idea di quando potrà rientrare in funzione. Eppure si tratta di servizi manutentivi convenzionati pagati profumatamente, che evidentemente non sono controllati ed seguiti con la tempestività richiesta. L’alta priorità della materia imporrebbe urgentissimi interventi, che invece procedono a rilento. La necessità di avere un assessore alla sanità di riferimento capace di interloquire con i territori, richiesto a
gran voce anche dalle organizzazioni sindacali, è oramai improcrastinabile”.
“Le liste d’attesa sono il cancro della sanità pubblica e un falso in atto pubblico – tuona Anna De Filippi del Tribunale dei Diritti del Malato – Non c’è la volontà politica di risolvere definitivamente questo sistema, che fa pagare la sanità cento volte tanto grazie anche all’intramoenia, che è un business tutto a scapito dei malati. Macchinari spesso obsoleti o altri poco sfruttati. Il privato serve a sopperire alla carenza del pubblico al fine di evitare disagi ai pazienti e non aggiungere anche la beffa dei diritti negati. In qualità di Coordinatrice Provinciale del TDM insieme a tutti i volontari ci spendiamo per segnalare e denunciare diritti violati a causa di un sistema sanitario inefficiente”. Intanto, all’Asl, con Silvana Melli in partenza per l’Ares, tutto tace e i budget non vengono ripartiti.
Garcin
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