ROMA – Anni di lotte, campagne di sensibilizzazione, proteste pacifiche e non, hanno finalmente dato i risultati sperati: da ieri é stato siglato l’ok definitivo per la legge delega di riordino del settore dello Spettacolo in virtù della quale si potrà dare il via all’eliminazione definitiva degli animali nei circhi. Il procedimento sarà graduale e riguarderà i circhi e tutti gli spettacoli itineranti.
I numeri con cui la legge é stata approvata sono emblematici: 265 voti a favore e 13 contrari.
Un passo avanti verso una civiltà ancora lontana da raggiungere, ma finalmente l’Italia si allinea agli oltre 50 Paesi che già da anni hanno bandito lo sfruttamento degli animali nei circhi.
Soddisfazione e ottimismo da parte di LAV (Lega Anti Vivisezione) che in un comunicato ufficiale auspica il massimo impegno da parte del Ministro Franceschini e del suo successore affinché vigilino sulla corretta applicazione della legge in vista del rilancio di uno “spettacolo davvero umano”.
«Vigileremo perché il superamento sia effettivo e perché ‘graduale’ non diventi il pretesto per lasciar tutto com’è a tempo indeterminato», ha commentato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, in prima linea accanto a LAV e ai tanti cittadini che in questi anni si sono battuti a gran voce per l’approvazione della legge, e ha proseguito ricordando che «…Alla Camera sono stati respinti tutti gli emendamenti e qualsiasi tentativo di rendere più stringente l’impegno anche attraverso un ordine del giorno».
Resta quindi alta l’attenzione verso alcuni passaggi che lasciano spazio ad equivoci e non corrispondono alla reale esigenza di tutela degli animali, elemento questo che comporta un rischio concreto di falle nel sistema che permetteranno ad individui senza scrupoli di continuare a torturare esseri viventi per puro interesse commerciale.
Il prossimo passo sarà l’approvazione di un decreto legislativo che stabilirà tempi e modi certi per scrivere finalmente la parola fine ad un capitolo indegno dell’umanità, perché il dolore un animale prigioniero, obbligato a compiere gesti che vanno contro la sua natura, spesso detenuto in condizioni precarie e vittima di violenze inaudite, é difficile da comprendere se non ci si sofferma a guardare i suoi occhi oltre le sbarre delle gabbie in cui é costretto a vivere.
Claudia Forcignanò